Il nuovo gruppo birraio belga, nato dall’integrazione tra Anheuser Busch e InBev, ha chiuso il 2008 con buoni risultati per quanto riguarda il fatturato, che si è attestato sui 16,1 miliardi di euro contro i 14,4 miliardi del 2007, con un incremento contabile di oltre l’11%.

Negativi, invece, i dati sul beneficio economico, che è diminuito del 41%, a causa dell’integrazione tra i due gruppi, e sull’indebitamento finanziario netto che è “esploso” a 40,7 miliardi di euro contro i 5,1 miliardi dell’anno precedente.

I volumi complessivi
di vendita sono stati pari a 285 milioni di elettrolitri – 242 milioni di birra e il resto di bevande analcoliche – mentre l’incremento contabile si è attestato al +5%, che però al netto delle acquisizioni porta a una crescita interna quasi nulla. Null’ultimo trimestre 2008 i volumi di vendita totali sono calati dell’1,8%.

Il gruppo belga pur avendo sede e quartier generale in Europa Occidentale ha confermato anche nel 2008 il continente americano, dove si concentra il 67% dei volumi totali, come mercato di riferimento. La zona occidentale del vecchio continente occupa solamente l’8% dei volumi dietro ad Asia (16%) ed Europa Orientale (9%).