Dopo un test di circa 8 mesi, Amazon ha inaugurato, il 27 agosto, il suo secondo negozio Amazon Go, sempre a Seattle.

Ricordiamo che il primo supermercato senza casse, presentato a fine dicembre 2016 e riservato ai soli dipendenti, ha aperto al pubblico il 22 gennaio 2018 su poco meno di 170 mq al piano terra dell’Amazon building, con un’offerta di tipo convenience, ma anche integrata con i prodotti di Whole Foods, la catena di alimenti biologici e naturali rilevata nell’estate del 2017.

Il nuovo Pdv è di poco più di 130 mq, e rispetta lo stesso concetto di automazione spinta. Il consumatore scarica l’app Amazo Go, si registra all’ingresso mediante un codice personale e viene seguito, negli acquisti, da una rete capillare di telecamere e sensori, in grado di caricare automaticamente i prodotti e di addebitarli su carta di credito. In questo modo il cliente può uscire senza ulteriori controlli.

L’offerta del secondo Amazon Go, come riferito dal ‘Seattle Times’ è più limitata: non comprende, per esempio, gli alcolici e il corner della cucina, per preparare alcuni piatti sul posto. Il cuore della proposta commerciale è ora costituito da una selezione di alimenti pronti, snack, e altri confezionati.

Una scelta assortimentale che, tutto sommato, può sembrare discutibile, ma che in realtà è giustificata dalla competizione con Zippin, una statup californiana che, a fine agosto, ha presentato, a San Francisco, un prototipo di negozio automatico. Il progetto non è sviluppato direttamente, ma viene proposto ai retailer perché acquisiscano una tecnologia tale da fare concorrenza alla stessa Amazon sul proprio terreno.

Il secondo negozio Amazo Go di Seattle, che sorge vicino alla monumentale biblioteca centrale (1 milione e mezzo di titoli e 2 milioni di utenti all’anno), è aperto dalle 7 alle 19 e sarà seguito, nel 2018, da altre 7 vetrine, tutte negli Usa.