Fabio Zanesco, direttore commerciale VI.P, e Gerhard Eberhöfer, responsabile delle vendite area Bio Val Venosta, fanno il punto della situazione sulla produzione integrate e su quella biologica del Consorzio.

Dopo un inizio di stagione non semplice, da gennaio arrivano segnali di ripresa per Mela Val Venosta. «Sin dall’inizio della stagione si sapeva che sarebbe stato un anno complicato – afferma Zanesco – in quanto le previsioni di una elevata produzione europea svelate a Prognosfruit si sono presto confermate, con volumi intorno ai 12,5 milioni di tonnellate. Sebbene la situazione italiana fosse tutto sommato quella di una produzione non record, sia la raccolta polacca sia le cifre elevate di altri paesi di produzione hanno creato effettivamente le premesse per un avvio difficile».

Nelle primissime fasi di vendita il mercato ha potuto sfruttare il vantaggio derivante dal vuoto di prodotto dovuto al termine anticipato della stagione precedente, poi man mano che la raccolta avanzava la disponibilità è aumentata e con essa anche alcune difficoltà. «Oggi come oggi possiamo tuttavia dire che Mela Val Venosta è sostanzialmente in linea con il piano di vendita. Le esportazioni rimangono in generale difficoltose, sia per la elevata concorrenza in Europa, sia a causa di problemi politici o economici che purtroppo ci impediscono di lavorare, del tutto o con la necessaria continuità, su diversi mercati (tra cui quelli nordafricani). Non sottolineeremo mai abbastanza quanto sarebbe importante aprire nuovi sbocchi per le nostre produzioni, perché la richiesta c’è e la nostra capacità di proiezione, soprattutto verso l’Asia, è fortemente minata dalla mancanza di sopporto tecnico-politico per la negoziazione di nuovi protocolli».

Per quanto riguarda nello specifico le varietà, la Gala ha ancora davanti circa due mesi di campagna, con la Red Delicious si andrà fino l’inizio dell’estate e con la Golden fino alla nuova raccolta garantendo disponibilità del servizio per 12 mesi. Proprio in queste settimane inizia inoltre la stagione di Pinova che proseguirà anch’essa fino all’estate, permettendo di coprire con prodotto italiano i mesi centrali, anche dopo la fine della commercializzazione di Gala. Inoltre vengono gestite con generale soddisfazione le vendite delle diverse varietà club presenti nell’assortimento: Kanzi entra ora nel periodo di massima richiesta e sarà disponibile fino a giugno, Envy sará commercializzata fino a fine marzo, mentre Ambrosia fino a fine aprile. I quattro mesi centrali febbraio-maggio della stagione saranno quindi fondamentali per il risultato finale, ma già da gennaio ci sono stati alcuni segnali positivi nell’aumento di volumi richiesti.

Per quanto concerne la produzione bio, invece, il mercato è in ripresa. Il 2018 ha fatto registrare per Bio Val Venosta una raccolta record, non tanto per la resa per ettaro che si è dimostrata nella norma, quanto per gli areali coltivati che sono cresciuti circa dell’8-10% in questi anni: 620 ettari coltivati nel 2018, 800 quelli nel 2019, fino a sfiorare nel 2021 i 1.000 ettari. «Sin dalla prima decade di gennaio – dichiara Eberhöfer – il mercato è in ripresa, con buoni volumi, ordinativi in aumento e con un prezzo tutto sommato soddisfacente. Siamo lontani dai prezzi dello scorso anno che rimarranno solo nei nostri registri come record di un'annata speciale».

Buona la ricettività del mercato interno, che per Bio Val Venosta è il mercato principale, mentre è in aumento la richiesta europea. Un segnale positivo arriva dai nuovi mercati: i primi container Bio Val Venosta sono partiti verso l’Asia, e precisamente Malesia, Hong Kong, Singapore, con conferme su Dubai, Israele e Brasile.

«Sono molto ottimista - continua Eberhöfer - per il prosieguo della stagione e fiducioso perché Bio Val Venosta può servire sia il mercato italiano che i clienti esteri più importanti per tutti i 12 mesi, con un prodotto eccezionale, dall’ottima qualità intrinseca: con la Golden arriveremo fino a settembre, Jonagold e Idared a luglio e Pinova a giugno. La Gala, la varietà più importante in termini di quantità prodotta, arriverà fino a fine marzo. È partita a fine gennaio con riscontri degni di nota la vendita della Bonita Bio, una esclusiva per l’Europa di VI.P e VOG. Kanzi bio sarà in vendita fino a inizio giugno».

Infine, dal mese di settembre tutto il Reparto Bio potrà utilizzare una struttura nuova dedicata esclusivamente alla produzione biologica venostana. Bio Val Venosta presenta una prospettiva di crescita che nel 2021 porterà a circa 1.000 ettari coltivati e 50mila tonnellate di prodotto. La struttura di Juval sarà caratterizzata da 12 linee di produzione con un incremento del 60% della capacità odierna di confezionamento, un magazzino automatico in grado di stoccare 18mila bins e una calibratrice totalmente dedicata alle mele bio.