Ha preso il via la prima campagna di comunicazione dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani con l’obiettivo di far conoscere il lavoro svolto dall’Istituto per una sempre maggior sostenibilità nel settore della salumeria italiana. La strada da intraprendere non può che essere quella di una sempre più alta attenzione all’impatto che la produzione di cibo ha sull’ambiente, sulle persone e sui territori che ospitano i siti produttivi.

Per questo, l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha redatto e pubblicato nel 2018 il Manifesto Ivsi: la carta dei nostri valori, un documento nato dalla collaborazione con le aziende che aderiscono all’istituto e che enuncia principi, valori e caratteristiche che fungono da linea guida per i produttori che decidono di sottoscriverlo. Ad oggi, la Carta è stata siglata da 17 aziende e ha gettato le basi per una mission ancor più ampia che IVSI ha deciso di assolvere: stimolare il settore con azioni concrete e occasioni di formazione specifica, per accompagnare la transizione necessaria verso una sempre maggiore sostenibilità.

Da qui, la necessità di avviare una campagna di comunicazione per gli operatori del settore, che informasse dell’esistenza del Manifesto e della possibilità di sottoscriverlo, seguendone le regole ed impegnandosi in un percorso di evoluzione aziendale, con un nuovo senso di responsabilità sociale. La campagna stampa ha come claim: “Non vediamo l’ora di mangiare il futuro” e cerca di trasmettere la voglia di guardare al futuro con positività, per un settore che pur essendo intriso di storia, non ha mai smesso di innovare, e anche in questo momento storico, cerca il modo di adeguarsi alle nuove esigenze del consumatore, nel rispetto della tradizione che lo contraddistingue. La pianificazione prevede uscite su quotidiani, periodici e testate specializzate a partire dal 26 novembre e per tutto il mese di dicembre.

“La nostra campagna vuole rappresentare un prodotto fortemente legato alla tradizione in modo originale e orientato al futuro. Il nostro target sono le aziende e gli stakeholder del settore, ai quali vogliamo trasmettere la necessità di pensare ad un nuovo modello di impresa che lavori quotidianamente sul miglioramento dei propri processi produttivi e aziendali, adeguandosi ai nuovi paradigmi di consumo”, ha affermato Monica Malavasi, direttore di Ivsi.

In contemporanea parte anche il programma formativo Measure What Matters (MWM, misura ciò che conta), ideato da Ivsi con la collaborazione di Nativa, che si basa sugli strumenti di misurazione delle B Corp, aziende che rispettano i migliori standard di sostenibilità al mondo sulla base delle metodologie sviluppate da B Lab, ente no profit di cui Nativa è country partner per l’Italia.

MWM si svilupperà in incontri specifici programmati nell’arco di tre mesi e sarà orientato a guidare i partecipanti nella misurazione dell’impatto della propria azienda su quattro aree (Governance, Persone, Comunità e Ambiente) attraverso il B Impact Assessment, lo standard internazionale più diffuso per la misurazione degli impatti sociali e ambientali. Al termine degli incontri le aziende - in autovalutazione - potranno ottenere il punteggio della propria azienda, elemento importante di consapevolezza e di comunicazione e punto di partenza per una strategia di miglioramento delle proprie performance di sostenibilità. Inoltre, le aziende partecipanti otterranno anche una propria mappatura rispetto ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.