Aggiornato a lunedì 05 maggio 2025
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Il Consorzio della Finocchiona Igp festeggia dieci anni

Il Consorzio della Finocchiona Igp festeggia dieci anni

Il Consorzio della Finocchiona Igp festeggia dieci anni

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redazione

Il 2025 segna il decimo anniversario per il Consorzio della Finocchiona Igp, che riunisce 38 produttori delle colline toscane. Un grande traguardo che arriva dopo un anno da record che ha visto un aumento della quantità di insacco fino a 2 milioni e 400mila chilogrammi, volumi quasi raddoppiati rispetto all’anno di fondazione del Consorzio, per un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro.

L’incremento riflette il crescente apprezzamento sia a livello nazionale sia internazionale: sebbene l’Italia rimanga il primo mercato con il 69,5%, crescono la Germania, che raggiunge il 17% (su un totale del 25% dell’export in Ue), e l’Inghilterra che arriva al 3,5%, confermandosi il primo paese extra-Ue per consumi.

«La Finocchiona è già da anni entrata nell’immaginario collettivo come sinonimo di autentico sapore toscano – sottolinea Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp –. Il nostro segreto? Un legame profondo con il territorio e una grande attenzione alla qualità e a un disciplinare rigoroso da parte dei nostri produttori, una combinazione che garantisce standard qualitativi elevati e il rispetto delle pratiche tradizionali. Dietro ogni assaggio di Finocchiona c’è un sapere artigianale tramandato nei secoli e che, attraverso il gusto, porta alla scoperta dell’anima delle colline toscane».

Tra i progetti più significativi che in questi anni hanno visto protagonista il Consorzio spicca l’Oasi della Finocchiona Igp, un’iniziativa nata dalla collaborazione con 3Bee, la climate tech company, che ha portato alla nascita di un complesso di alveari tecnologici e piante autoctone nelle colline vicino Cortona. Un impegno concreto in termini di sensibilizzazione verso la qualità della vita delle api e la biodiversità del loro habitat, che ha generato un impatto su circa 300mila api e 300 milioni di fiori impollinati l’anno. Il progetto ha inoltre dato vita a numerose ricette ideate con la Finocchiona e il miele prodotto negli alveari, un matrimonio vincente che ha evidenziato la liaison tra il Consorzio e i ristoratori della regione.

«Crediamo che la ristorazione sia il principale biglietto da visita per il nostro prodotto e per il nostro territorio – racconta Antonella Gerini, vicepresidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp – quindi la sinergia con i ristoranti della zona è per noi fondamentale. Negli anni abbiamo portato avanti la collaborazione con Urct-Unione Regionale Cuochi Toscani per far entrare la Finocchiona Igp nei ristoranti, non solo nei taglieri come antipasto ma anche come ingrediente in grado di esaltare i piatti della tradizione con il suo gusto inconfondibile. Nascono così le ricette d’autore, un’iniziativa che ha messo in luce le numerose potenzialità della Finocchiona in cucina mettendo a punto ricette, dalle più genuine alle più raffinate, replicabili anche a casa».

La Finocchiona si appresta ora a sbarcare gli States: dal 29 giugno al 1° luglio il Consorzio prenderà parte al Summer Fancy Food Show, la fiera internazionale del settore food & beverage di New York al Javits Center. Una nuova opportunità che segnerà il debutto della Finocchiona Igp oltreoceano.

       
       

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