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Consorzio Gragnano Città della Pasta è ufficialmente Consorzio di Tutela

Consorzio Gragnano Città della Pasta è ufficialmente Consorzio di Tutela
Consorzio Gragnano Città della Pasta è ufficialmente Consorzio di Tutela

Consorzio Gragnano Città della Pasta è ufficialmente Consorzio di Tutela

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Fabio Massi

Gragnano è davvero la “città della pasta” anche per la legge dello Stato.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2019, infatti, il Consorzio che riunisce 14 produttori diventa formalmente un Consorzio di Tutela e ottiene un nuovo strumento per far crescere ancora di più una realtà produttiva che realizza, in un territorio di meno di 15 kmq, 3.500 quintali di pasta Igp al giorno, pari a 3 milioni di piatti, di cui più del 75% destinati all’estero.

Il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni ha visto il Consorzio segnare un aumento del fatturato del 7,2% nel biennio 2016/2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018. Dati che mettono oggi Gragnano all’11° posto tra le Dop e le Igp nazionali, a valore.

Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo: i 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato. I produttori sono uniti nel difendere i valori dell’artigianalità e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare Igp che protegge una produzione legata a questo luogo fin dal XVI secolo. Solo qui l’impasto della semola di grano duro e l’acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano Igp e da qui sono partite tutte le principali innovazioni dell’industria nazionale, a cominciare proprio dalle trafile al bronzo.

«La pubblicazione in Gazzetta che riconosce ufficialmente il Consorzio darà nuovo impulso alla nostra attività – ha dichiarato Massimo Menna, presidente del Consorzio – Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Città della Pasta sia in Italia che all’estero».

Il percorso per arrivare a questo traguardo è stato lungo. Nel 2003 vi è stata la prima unione delle aziende storiche, eredi dei primi pastifici di 500 anni fa, e nel 2013 è avvenuto il conferimento dell’Indicazione Geografica Protetta. Dopo aver ottenuto il titolo di Consorzio di Promozione nel 2018, i soci avviano l’iter per lo step successivo: la denominazione di “Tutela”.

Funzione, peraltro, non solo già svolta dai produttori vigilando su tutta la filiera, ma anche riconosciuta dallo stesso Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo. Tanto che nel novembre del 2018 il CSQA Certificazioni ha ottenuto dal MIPAAFT l’autorizzazione a esercitare i controlli di conformità, con un incremento sia delle attività ispettive che di verifica della qualità. La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale che riconosce il Consorzio ai sensi dell'art. 14, comma 15, della legge n. 526 del 1999, conclude questo iter e aggiunge un ulteriore strumento per rendere più efficace l’azione di controllo.

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