I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di agosto 2018 registrano un aumento del +2,2% rispetto ad agosto 2017 nelle vendite a valore. L’alimentare segna un +1,9% e il non alimentare un +2,4%. Il dato cumulato gennaio-agosto evidenzia un +0,3% a valore e -0,4% a volume.

«Continua l’altalena della dinamica delle vendite al dettaglio – dichiara Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione – Dopo il calo di luglio (-0,5%) registriamo la ripresa di agosto, ancora trainata dalla crescita dell’e-commerce ma, per la prima volta dall’inizio dell’anno, in grado di coinvolgere sia piccola che grande distribuzione. Tuttavia, nonostante il segnale positivo di agosto, il quadro complessivo resta preoccupante: dall’inizio dell’anno l’Istat certifica un trend contenuto nel +0,3% a valore, addirittura negativo a volume (-0,4%) e in rallentamento rispetto al pur debole 2017 (+0,9%)».

«Una situazione che pone l’intero settore del commercio in difficoltà – continua il presidente - costretto a fare i conti con una domanda che sta frenando e un consumatore ancora incerto sul futuro che preferisce destinare una quota importante del maggior potere d’acquisto al risparmio piuttosto che investirlo in maggiori consumi».

«Difficile comprendere quindi come in questo tipo di scenario possano essere all’ordine del giorno provvedimenti penalizzanti come quello relativo alle chiusure domenicali e festive dei punti vendita, che non potrebbero che comportare riduzione dei consumi e cali occupazionali. Un freno oggettivo allo sviluppo del Paese e una misura incoerente con una Legge di Bilancio che vuole essere orientata alla crescita», conclude Gradara.