Yogurt e formaggio? Solo da latte fresco!
Yogurt e formaggio? Solo da latte fresco!
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Novità interessanti per quanti commerciano in latticini. È di questi giorni la notizia che il Consiglio dei Ministri - approvando il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sul latte conservato o disidratato - ha vietato l'utilizzo di latte in polvere e concentrato al posto di quello fresco per la produzione di yogurt e formaggi.
Più nel dettaglio, il governo ha approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria 2007/61 relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all'alimentazione umana (mentre la commissione agricoltura aveva dato, poco tempo prima, parere positivo alla modifica della legge 138/74 che ammetteva proprio l'uso di latte concentrato nella produzione di yogurt).
Insomma il governo, come ha affermato Saverio Romano, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ci tiene a difendere e sostenere la qualità della nostra produzione agroalimentare, che potrebbe essere in qualche modo compromessa dal ricorso al latte in polvere o concentrato al posto di quello fresco per la realizzazione di yogurt e formaggi.
Inoltre, secondo Romano, grazie all’introduzione della nuova normativa sarà possibile garantire sia il mantenimento dell’alto standard qualitativo tipico della produzione Made in Italy sia evitare, al contempo, possibili contraccolpi negativi sul prezzo del latte.
Più nel dettaglio, il governo ha approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria 2007/61 relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all'alimentazione umana (mentre la commissione agricoltura aveva dato, poco tempo prima, parere positivo alla modifica della legge 138/74 che ammetteva proprio l'uso di latte concentrato nella produzione di yogurt).
Insomma il governo, come ha affermato Saverio Romano, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ci tiene a difendere e sostenere la qualità della nostra produzione agroalimentare, che potrebbe essere in qualche modo compromessa dal ricorso al latte in polvere o concentrato al posto di quello fresco per la realizzazione di yogurt e formaggi.
Inoltre, secondo Romano, grazie all’introduzione della nuova normativa sarà possibile garantire sia il mantenimento dell’alto standard qualitativo tipico della produzione Made in Italy sia evitare, al contempo, possibili contraccolpi negativi sul prezzo del latte.
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