E’ stata pubblicata l’8 febbraio scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la nuova direttiva comunitaria sugli imballaggi: l’obiettivo dichiarato dall’Unione, al fine di una certezza del diritto comunitario in materia e di una corretta interpretazione del termine “imballaggio” la nuova normativa punta a chiarire definitivamente le casistiche più spinose.

Come sempre gli stati membri dovranno ora adeguarsi alla nuova normativa Ue, che entrerà in vigore entro massimo il 30 settembre prossimo, comunicando i testi dei singoli provvedimenti amministrativi ed atti statali a Bruxelles.

La nuova normativa specifica cosa è considerato imballaggio e cosa no, rilevando alcuni casi specifici come le grucce per indumenti le quali, se vendute con l’indumento sono considerate imballaggio mentre vendute separatamente no.

Se il fine della direttiva è armonizzare le normative dei singoli paesi membri dell’Ue, e di diminuire l’impatto ambientale causato dagli imballaggi (problema non da poco), assicurando un alto livello di tutela ambientale, certamente la specificità di questa direttiva comunitaria va verso una direzione corretta.
La novità interessante è che tale normativa colpisce tutti gli imballaggi che vengono immessi nei mercati europei, nella speranza così di creare un importante precedente internazionale su un mercato di centinaia di milioni di persone.