Periodici, quotidiani e free press: le prospettive secondo Nielsen

Periodici, quotidiani e free press: le prospettive secondo Nielsen
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La stampa è il mezzo che nel corso del 2010 ha fatto più fatica a uscire dalla crisi che aveva coinvolto il mercato pubblicitario nel 2009.
Mentre gli altri media avevano cominciato a fornire segnali di ripresa, la stampa ha continuato a registrare variazioni negative. A novembre 2010 è tornato a crescere il comparto dei periodici con una variazione su novembre 2009 del +2,6%. Ciò nonostante la situazione generale rimane negativa.
Il mondo della carta stampata è molto variegato e al suo interno emergono dinamiche diverse. Considerando la pubblicità commerciale nazionale (1,5 miliardi di euro nel periodo gennaio-novembre), il peso della stampa rispetto al mercato pubblicitario nel suo complesso è di poco superiore al 20%. Per dare un’idea dell’andamento degli ultimi anni basta sottolineare che nel 1999, solo dieci anni fa, il peso dell’advertising sulla stampa, rispetto ai mezzi rilevati da Nielsen, era superiore al 35%. E’ vero che nel decennio scorso si sono affermati, con una velocità senza precedenti anche nell’ambito della raccolta pubblicitaria, mezzi come internet, mobile e direct mail, ma è altrettanto vero che ad esempio radio e tv sono riuscite nello stesso contesto a difendersi meglio.
Per saperne di più: Ricerca Nielsen