Regole più severe e multe più salate contro i saldi fuorilegge: sono questi i punti principali contenuti nel testo della legge regionale varata dall’assessore al commercio del Lazio, Francesco De Angelis.

La nuova normativa, che verrà presentata in giunta nei prossimi giorni, prevede innanzitutto un’anticipazione delle vendite di fine stagione: quelle estive inizieranno il primo sabato di luglio, mentre quelle invernali il primo week-end di gennaio. La data non è la novità principale del testo firmato dall’assessore De Angelis. Per chi non rispetta le norme, sono previste sanzioni molto alte e proporzionali alla tipologia di negozio. Si va dai 4.000 euro per i più piccoli, a conduzione familiare, sino ad arrivare a un massimo di 40.000 euro per la grande distribuzione, passando per i 14.500 euro stabiliti per la media distribuzione.

Alle multe corrispondono, poi, una serie di provvedimenti amministrativi in scala: per i recidivi è prevista una chiusura massima di due giorni se si tratta di un piccolo esercizio commerciale, di quattro giorni per la media distribuzione e di otto se si tratta di gdo. Un cambiamento forte rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda le multe, che passano da poche centinaia di euro a cifre fino a venti volte superiori. “Le sanzioni per chi viola le regole - spiega Francesco De Angelis - sono adeguate alle varie tipologie. E nei trenta giorni precedenti l’inizio delle vendite di fine stagione non sarà possibile effettuare promozioni, né fare pubblicità o inviare messaggi alla clientela”.

Ed è proprio questo un altro punto interessante della normativa, che vieta gli annunci via lettera o sms ai clienti abituali a ridosso dei saldi. “È un testo che abbiamo in gran parte concordato - spiega Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento - e il fatto che i bigliettini alla clientela siano vietati è un elemento nuovo e importantissimo”.

Questa opinione non è però condivisa in modo unitario dalle parti in causa. Confesercenti, da sempre favorevole a posticipare i saldi, esprime un giudizio negativo. “Siamo molto perplessi - commenta Valter Giammaria, segretario generale - perché noi volevamo far iniziare le svendite l’ultima settimana di gennaio, anche se apprezziamo il lavoro svolto nel complesso dall’assessore per uniformarsi alle altre regioni italiane”. “La nostra posizione rimane diversa - continua Giammaria -. Così siamo al saldo di stagione anziché di fine stagione”.

Un aspetto della normativa che trova tutti d’accordo è l’aumento delle sanzioni. “Speriamo che costituiscano un serio deterrente”, è il commento di Gaetano Rizzo, assessore capitolino al commercio, che auspica, quindi, maggiore serietà e disciplina da parte dei commercianti grazie ai nuovi provvedimenti. “La legge regionale sulle vendite straordinarie - conclude l’assessore De Angelis - è stata concordata con le associazioni di categoria al fine di raggiungere una maggiore trasparenza nel commercio e favorire la qualità di un evento atteso da commercianti e consumatori”.