E' partita pochi giorni fa la seconda consultazione pubblica sul tema dell’etichettatura dei prodotti alimentari. Lo rendono noto il Mipaaft e l’Ismea in occasione della dodicesima edizione del Salone del gusto di Torino, durante la conferenza stampa a cui hanno preso parte il Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca del Mipaaft Andrea Comacchio, il Direttore Generale dell’Ismea Raffaele Borriello, Stefano Masini di Coldiretti e Silvia de Paulis del Comitato esecutivo di Slow food Italia.

Dopo il sondaggio del 2015, che ha visto la partecipazione di oltre 26.500 cittadini e i cui risultati sono stati alla base dei successivi provvedimenti normativi riguardanti l’etichettatura di origine di alcuni alimenti come pasta, latte e conserve di pomodoro, l’Ismea, su indicazione del Ministero, ha messo a punto un analogo questionario da sottoporre nuovamente all’opinione pubblica.

Le domande sonderanno l’opinione dei consumatori sul tema dell'origine della materia prima e dell’indicazione in etichetta del luogo di trasformazione per valutare, a distanza di tre anni dalla prima consultazione, quanto sia maturato l’interesse dell’opinione pubblica italiana sulla trasparenza di queste informazioni.

La consultazione pubblica è parte integrante di un progetto più ampio che mira a valutare l’impatto delle recenti norme nazionali sull’etichettatura in particolare dei derivati dei cereali e dei prodotti lattiero caseari, in sperimentazione sino alla prossima entrata in vigore del Regolamento Comunitario che disciplinerà la materia in tutti gli Stati membri.

Tra gli strumenti che Ismea metterà in campo già a partire dalle prossime settimane ci sarà un’indagine sulla percezione dei consumatori circa la provenienza delle materie prime e il concetto di “100% italiano”, un’analisi quantitativa per valutare l’andamento dei consumi dei prodotti con materie prime interamente nazionali, un’indagine per studiare il posizionamento dei prodotti sugli scaffali, i brand e i prezzi di tali prodotti e infine dei focus group con produttori e trasformatori delle filiere interessate per valutare le opportunità generate dalla maggiore trasparenza in etichetta.

La consultazione pubblica sarà disponibile da oggi fino al 30 novembre sul sito Ismea www.ismea.it.