È stata presentata nei giorni scorsi a Camera e Senato una nuova legislazione per regolamentare l’intero settore del commercio equosolidale.

Stabilire una definizione di commercio e di prezzo equo, introdurre nuovi soggetti giuridici per tutelare sia le organizzazioni che i consumatori - come ad esempio la filiera integrale del commercio equo e solidale, il registro della filiera e l’autorità del commercio equo e solidale -, creare un albo delle associazioni e fissare una serie di benefici economici rivolti agli iscritti per la copertura di parte degli oneri sociali. Sono questi i principali obiettivi contenuti nella nuova regolamentazione.

La proposta di legge è frutto di un anno di discussioni che hanno coinvolto le realtà più rappresentative del commercio equo italiano: Agices - Assemblea generale del commercio equo e solidale che raggruppa la maggior parte delle organizzazioni operanti nel settore -, l’Associazione botteghe del mondo e Fairtrade TransFair Italia, il marchio di certificazione dei prodotti che opera in partnership con analoghe organizzazioni presenti in tutto il mondo.

“Si tratta della prima iniziativa - ha commentato Carlo Testini, presidente di Fairtrade TransFair Italia - volta a tutelare non solo le organizzazioni di commercio equo, ma anche gli stessi consumatori che avranno la possibilità di riconoscere un prodotto garantito e la certezza di contribuire effettivamente allo sviluppo dei produttori del Sud del mondo”.