Cosmesi: l'export rimane la componente chiave per la crescita
Cosmesi: l'export rimane la componente chiave per la crescita
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I dati preconsuntivi 2017 confermano ancora una volta la crescita del settore della cosmesi, che registra un valore del fatturato globale pari a 11 miliardi di euro, a +4,3% rispetto all’anno precedente.
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L’export rimane la componente chiave per la crescita dei valori di produzione, segnando un incremento di 8 punti percentuali e arrivando a toccare i 4,7 miliardi di euro. Anche la bilancia commerciale registra un nuovo record, raggiungendo i 2,5 miliardi di euro.
Significativo anche il quadro dell’intera filiera cosmetica che, analizzando tutti gli anelli della catena (ingredienti, macchinari, imballaggio, prodotto finito) vanta un fatturato complessivo superiore ai 15,7 miliardi di euro (+4,8%).
«Gli indicatori economici e le analisi patrimoniali appena elaborate dal nostro Centro Studi – commenta Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia – evidenziano il quadro competitivo dell’industria cosmetica italiana, nonostante lo scenario politico-economico ancora incerto. Il settore della cosmesi made in Italy, infatti, ribadisce la costante attenzione agli investimenti in innovazione e servizio alla clientela, ottenendo riscontri sui mercati interni, ma soprattutto su quelli internazionali».
La salute del settore si rispecchia anche nell’andamento dei singoli canali, che continuano a registrare trend positivi. I dati preconsuntivi relativi al II semestre del 2017, infatti, attestano una lenta, ma costante espansione per i canali dell’erboristeria (+0,9%) e della farmacia (+2%). In aumento di 1,5 punti percentuali anche la grande distribuzione, con un valore delle vendite che supera i 4 miliardi di euro: oltre il 40% della distribuzione di cosmetici a livello nazionale. Sui numeri del canale incidono in maniera significativa i fenomeni della distribuzione monomarca e dei punti vendita casa-toilette. Il comparto della produzione cosmetica conto terzi vanta un fatturato di oltre 1 miliardo di euro, con un incremento pari a +8,5%. L’unica eccezione alla crescita generale è la profumeria tradizionale, in lieve calo dello 0,5%.
Crescono significativamente anche le vendite dirette (+8,7%), spinte dalla digital transformation: l’e-commerce, infatti, segna un incremento a doppia cifra (+23%). Rimangono, tuttavia, ancora marginali i volumi di vendita: 820 milioni di euro per le vendite dirette, di cui circa 300 milioni sono da attribuire all’e-commerce.
Buone anche le performance dei canali professionali – i saloni di estetica e acconciatura – che riconfermano il +2% del semestre precedente.
L’analisi dei trend di consumo dei singoli prodotti evidenzia la crescita significativa di contorno occhi e zone specifiche (+7,2%), seguiti da rossetti, lucidalabbra e solari (+6,9%).
A livello di famiglie di prodotto sono infatti i cosmetici per la cura del viso la principale famiglia di consumo nelle abitudini degli italiani che, grazie al trend positivo del 2,7% rispetto al 2016, coprono il 16,9% del totale vendite per un valore pari a 1.435 milioni di euro.
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