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Aiuti di Stato alla pesca: via libera dell’Ue
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Aiuti di Stato alla pesca: via libera dell’Ue
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La Commissione europea ha dato il via libera a un pacchetto di esenzioni di aiuti di Stato al settore della pesca che i singoli Paesi membri potranno varare senza la preventiva notifica e autorizzazione di Bruxelles.
Le piccole e medie imprese della pesca potranno così beneficiare di un contributo che può raggiungere un milione di euro. Il pacchetto comprende 16 tipi di aiuti: fermo permanente e temporaneo dell'attività di pesca; indennizzi socio-economici per la gestione della flotta; investimenti produttori nel settore dell'acquacoltura; misure ittico-ambientali; interventi di sanità pubblica e animale; trasformazione e commercializzazione; attività della pesca nelle acque interne; azioni collettive; protezione della flora e della fauna acquatica; investimenti strutturali nei porti di pesca; sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali; progetti pilota; modifica dei pescherecci per nuove assegnazioni; assistenza tecnica.
Nell'esenzione non rientra l'aiuto per l’ammodernamento dei pescherecci e lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca. L’iniziativa fa parte del Fondo europeo per la pesca, già esistente dal 2007, ma non era stata ancora attivata. L'esenzione della notifica dell'aiuto di Stato alla Commissione europea, e quindi l'introduzione di una procedura semplificata per informare Bruxelles e gli altri partner del sussidio assegnato, permette di avere a disposizione uno strumento rapido per intervenire in quello che è un settore in crisi economica e strutturale.
Le piccole e medie imprese della pesca potranno così beneficiare di un contributo che può raggiungere un milione di euro. Il pacchetto comprende 16 tipi di aiuti: fermo permanente e temporaneo dell'attività di pesca; indennizzi socio-economici per la gestione della flotta; investimenti produttori nel settore dell'acquacoltura; misure ittico-ambientali; interventi di sanità pubblica e animale; trasformazione e commercializzazione; attività della pesca nelle acque interne; azioni collettive; protezione della flora e della fauna acquatica; investimenti strutturali nei porti di pesca; sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali; progetti pilota; modifica dei pescherecci per nuove assegnazioni; assistenza tecnica.
Nell'esenzione non rientra l'aiuto per l’ammodernamento dei pescherecci e lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca. L’iniziativa fa parte del Fondo europeo per la pesca, già esistente dal 2007, ma non era stata ancora attivata. L'esenzione della notifica dell'aiuto di Stato alla Commissione europea, e quindi l'introduzione di una procedura semplificata per informare Bruxelles e gli altri partner del sussidio assegnato, permette di avere a disposizione uno strumento rapido per intervenire in quello che è un settore in crisi economica e strutturale.
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