Il 2015 è stato caratterizzato da alcuni segnali di ripresa economica, primo fra tutti l’aumento del PIL che ritorna a registrare il segno positivo dopo quattro anni. Il trend favorevole si riflette anche sulla propensione riguardo gli acquisti natalizi e i saldi di fine anno. Visibile è, perciò, un miglioramento nelle intenzioni degli italiani sebbene rimanga inalterata la razionalità e ponderazione nelle scelte di acquisto e nelle previsioni di spesa.

Il 44% degli intervistati spenderà come l’anno scorso ma per la prima volta si nota un calo di ben 16 punti percentuali di coloro i quali si aspettano di spendere meno del Natale 2014.

L’approccio agli acquisti tipici del periodo quindi è cambiato. Il divario tra ottimisti e pessimisti si è ridotto notevolmente rispetto all’anno precedente (la differenza tra coloro che rinunciano e non rinunciano a viaggi e vacanze passa da -44 a -25, per le spese alimentari importanti da -27 a -16 e per pranzi e cene al ristorante da -34 a -9).

Trend positivo per i viaggi e le vacanze, il miglioramento della situazione economica ha invogliato gli italiani a partire, sebbene abbia influito la percezione del rischio terrorismo. Ripresa consistente per i nuovi capi di abbigliamento “non di alta moda” che hanno registrato +10 punti nelle intenzioni d’acquisto rispetto allo scorso anno.

A confermare il quadro favorevole è l’interesse crescente degli Italiani per i saldi di fine stagione. Circa la metà degli intervistati pensa di poter fare dei veri e propri affari in questo periodo e il 68% dichiara di aspettare i saldi per effettuare i propri acquisti.
Lo sconto che si attende sarà in media del 46% (come lo scorso anno), al di sopra del 74% verrebbe considerato un indice negativo sulla qualità del prodotto.
E’ tuttavia ancora bassa la fiducia circa la veridicità dei ribassi: oltre il 60 % di coloro i quali usufruirà dei saldi confronterà il prezzo con quello precedente.

Esaminando la situazione del Paese, si segnala una crescita costante del livello di soddisfazione degli intervistati sia relativamente al contesto economico, politico e sociale (da 4,15 a novembre a 4,41 a dicembre), sia rispetto alla propria condizione personale (da 4,74 a 4,93). Cresce anche l’aspettativa di risparmio per i prossimi 12 mesi attestandosi al 20,8% rispetto al 19,7% del mese precedente. Diminuisce lievemente la disoccupazione overall che si attesta al 11,5% mentre rimane constante quella giovanile.