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Op Agricor, la campagna melagrane parte con dieci giorni d’anticipo

Presidente Op Agricor Natalino Gallo
Presidente Op Agricor Natalino Gallo

Op Agricor, la campagna melagrane parte con dieci giorni d’anticipo

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redazione

Con una decina di giorni di anticipo rispetto al calendario abituale, in Calabria è partita la raccolta delle melagrane. Nella Piana di Sibari i soci dell’Op Agricor di Corigliano Rossano (Cosenza) hanno effettuato i primi stacchi e lunedì scorso dallo stabilimento calabrese sono partite le prime forniture stagionali alla distribuzione moderna.

I frutti, commercializzati con il marchio Gallo o a marchio del distributore, sono coltivati su un centinaio di ettari.

«Abbiamo iniziato con le varietà più precoci, Ako e Shani, frutti dal calibro medio, che hanno già sviluppato una buona dolcezza e un corretto bilanciamento con l’acidità – spiega Natalino Gallo, presidente dell’Op Agricor –. Ci troviamo davanti a una produzione nella norma, non abbondante, ma adeguata a rispondere alle richieste del mercato. Il caldo ha inciso sullo sviluppo del frutteto, ma per il momento colore, sia interno che esterno, e caratteristiche organolettiche rispettano i nostri elevati standard. Vogliamo quindi essere ottimisti: la qualità è promettente, confidiamo in una campagna che, dopo un paio d’anni complicati e con volumi scarsi, possa portare soddisfazione ai nostri soci».

La stagione calda ha accelerato la maturazione delle melagrane, assicurando però dolcezza e colore. «Ora ci auguriamo che il meteo possa aiutare le vendite – afferma Gallo -. Le piante hanno bisogno di un clima asciutto e se le temperature si abbasseranno, come sembrano indicare le previsioni, anche i consumi potranno beneficiarne. Terminata la raccolta del prodotto precoce, verso il 10-15 ottobre procederemo con Wonderful, la regina delle melagrane, e la campagna entrerà nel vivo».

Op Agricor ha segmentato l’offerta di melagrane proponendo il prodotto convenzionale, biologico e Residuo Zero. I frutti sono commercializzati nel vassoio flowpaccato a 2 e 4 frutti, per il Residuo zero viene proposta la confezione a 4 frutti, e poi ci sono le classiche padelle in cartone ondulato 30x40 e 30x50.

«Il mercato ci sembra ricettivo, oltre all’Italia abbiamo avviato programmi anche per l’export in Europa – conclude Natalino Gallo – in particolare sono state sviluppate nuove partnership con i distributori di Germania e Belgio».

 

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