La colomba sulle tavole di 8 italiani su 10 a Pasqua

La colomba sulle tavole di 8 italiani su 10 a Pasqua
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In vista della Pasqua, il progetto “Buone Fette” di Unione Italiana Food torna a valorizzare l’eccellenza dei lievitati da ricorrenza, celebrando la colomba, dolce da forno tradizionale amato in tutta Italia. A consumarla sono quasi 8 italiani su 10, in particolare le famiglie con bambini e adolescenti (76%). Nella scelta di una colomba, inoltre, quasi la metà dei consumatori (49,9%) opta per quelle dell’industria di marca, con una particolare predilezione da parte della Generazione Z. Tra le ragioni che portano i consumatori a prediligere il lievitato da ricorrenza di marca emerge sicuramente la facile reperibilità dei prodotti presso la Gdo (80,5%) e la fiducia riposta dagli acquirenti nei confronti delle marche (33%) che sanno combinare qualità al giusto prezzo (46.5%) (fonte: AstraRicerche per Unione Italiana Food – novembre 2023). I dati raccolti da Unione Italiana Food relativi alla Pasqua 2024 mostrano risultati in linea con il 2023: lo scorso anno la produzione complessiva della colomba è stata di 24.227 tonnellate pari a 96,7 milioni di euro, con un consumo di circa 31 milioni di pezzi (fonte: Unione italiana Food, stime produzione 2024). Numeri che mostrano come questo dolce da forno continui a essere amato.
«Per scegliere una colomba di qualità il consiglio innanzitutto è quello di affidarsi ai grandi marchi. I grandi marchi non sono altro che grandi pasticceri che grazie alle loro capacità hanno saputo replicare su larga scala un processo artigianale che ha reso la Colomba il prodotto tipico simbolo della Pasqua non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale – afferma Luca Ragaglini, vice direttore di Unione Italiana Food –. La prima cosa da verificare è che sul prodotto ci sia scritta la Denominazione Riservata Colomba. Questo presuppone il rispetto di un decreto con la definizione di un disciplinare che, ormai, da quasi vent’anni ne preserva gli ingredienti, la lavorazione e la forma: il burro in quantità non inferiore al 16%, almeno il 4% di uova fresche, il 15% di scorze di agrumi canditi e, protagonista assoluto dell’aroma inconfondibile, il lievito che deve essere naturale e costituito da pasta acida».
Il Decreto di Denominazione Riservata, infatti, emanato nel 2005, tutela i grandi lievitati da ricorrenza della tradizione italiana proteggendo al contempo il consumatore dalla possibilità di acquistare prodotti di imitazione ottenuti tramite metodi e ingredienti non riconosciuti o inadatti e di minor qualità. «Per noi aziende, la produzione della colomba è una vera missione che si tramanda di generazione in generazione. Nel tempo, grazie all’apprezzamento dei nostri prodotti e alla diffusione su scala nazionale, siamo riusciti a portare questo dolce sulle tavole di tutti gli italiani, mantenendo invariati il rispetto per la tradizione e i più alti standard di qualità, continuando a investire nella ricerca e nell’innovazione», commenta Marco Brandani, produttore e presidente del gruppo lievitati da ricorrenza di Unione Italiana Food.
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