Integratori alimentari, un comparto in salute
Integratori alimentari, un comparto in salute
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Il mercato degli integratori alimentari ha chiuso il 2017 con un andamento positivo, caratterizzato da una costante crescita che riguarda sia i canali distributivi di farmacia, parafarmacia e GDO sia quelli della vendita diretta: questo quanto emerso dall’analisi effettuata da Integratori Italia-AIIPA (dati di New Line Ricerche di Mercato) e Avedisco.
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Nell’ultimo anno, il comparto ha registrato un aumento complessivo del 4% nei punti vendita, con un valore pari a 3 miliardi di euro. La farmacia continua a rappresentare oltre l’80% dell’intero comparto in termini assoluti, ma il canale in cui si è riscontrato il tasso di crescita più alto è quello della grande distribuzione, legato ai corner dei super e ipermercati, con un +8,1% e un aumento del fatturato da 237 milioni di euro nel 2017 a 256 milioni di euro nel 2018.
Probiotici e sali minerali sono le due categorie più richieste in farmacia e parafarmacia, mentre in Gdo i più acquistati sono i sali minerali, che hanno registrato una crescita del 20,3% e da soli costituiscono il 12,5% del totale integratori.
Il comparto si rivela in ottima salute anche sul fronte del canale della vendita diretta, con un trend positivo e in crescita, come dimostrano i dati di Avedisco relativi al 2017. Il volume delle aziende associate coinvolte in questo segmento è cresciuto del 16,8%, facendo registrare un fatturato pari ad oltre 425 milioni di euro. In questo caso, la categoria di integratori più richiesta riguarda i multivitaminici, seguiti dagli Omega 3.
“I numeri dimostrano che il comparto è vivace e in continua crescita. Per proseguire con questo trend non solo in modo costante è fondamentale che il settore si assuma ulteriori responsabilità“ dichiara Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia. “Per questo come associazione siamo stati in questi anni in prima linea per migliorare continuamente la nostra comunicazione al consumatore e agli operatori di riferimento del settore e la qualità dei prodotti”.
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