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Amanti del vino, sempre più numerosi ed esperti
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Amanti del vino, sempre più numerosi ed esperti
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In Italia sono ancora una nicchia e rappresentano tra il 3% e il 4% della popolazione maggiorenne, ma a livello internazionale si inizia a parlare di una vera tribù. Si tratta dei wine lover, appassionati per i quali il vino diventa un vero e proprio stile di vita.
Da uno studio di Eta Meta Research - commissionato da Vinitaly e realizzato attraverso interviste ad aziende agricole produttrici, consumatori e conoscitori - è emerso che il wine lover è un intenditore, normalmente di cultura medio alta e che prova grande piacere nel bere del buon vino. Ama la qualità e possiede una certa disponibilità economica. Tutte caratteristiche che si riscontano soprattutto negli uomini, anche se è in aumento il numero di donne che sceglie quale comprare.
Un wine lover acquista il vino con scadenza settimanale o quindicinale, in media 111 bottiglie all’anno, anche se il 3,7% arriva a comprarne più di 300. Nel 37,5% dei casi sono i gusti personali a guidare gli acquisti ma anche gli abbinamenti con il cibo contribuiscono alla scelta (21,8%).
Tra gli elementi ritenuti importanti per i wine lover troviamo il rapporto qualità-prezzo (37,5%), il territorio di provenienza (29,5%) e la denominazione d’origine, mentre la notorietà della marca è considerata solo dal 13,1% degli intervistati.
Per quanto riguarda invece la spesa, si aggira sugli 8,5 euro per una bottiglia destinata al consumo domestico. Si raggiungono i 67 euro per la cifra massima investita - 85,6 euro se si tratta di una bottiglia speciale - e l’1,6% dichiara di essere disposto a spenderne anche più di 500. Enoteche e supermercati sono i luoghi preferiti per l’acquisto, ma sale la percentuale di chi si rivolge alle aziende produttrici (36,5%), alle cantine sociali e ai consorzi (28,8%), alle bottiglierie (16%), agli alimentari specializzati in enogastronomia (15,6%) e infine a Internet (15,6%).
Il consumo di vino è comunque strettamente legato al cibo. Il pasto rimane per il 56,9% degli intervistati il momento preferito per gustarsi una buona bottiglia. Il 41,9% dichiara di bere sia durante i pasti che fuori e solo l’1,2% lo beve esclusivamente fuori pasto. Il 57,9% dei wine lovers, inoltre, preferisce bere in compagnia mentre per il 41,2% un buon bicchiere di vino è un piacere anche quando si è soli.
Il vino rosso continua a essere il più amato (82% degli intervistati), seguito dai bianchi con una percentuale del 42,5%. Un po’ meno apprezzati champagne (18,1%), scelti soprattutto dalle donne, spumante (17,8%), vini da dessert (12,5%) e rosato (10,6%).
A prescindere comunque dalla tipologia, il 98,8% dei wine lover acquista e beve prevalentemente prodotti made in Italy: toscani (51,4%), piemontesi (46,5%) e siciliani (36,1%). Tra le etichette estere spiccano quelle francesi, spagnole, californiane e cilene.
Il wine lover vuole essere continuamente informato. Entra in questo mondo grazie al passaparola e al coinvolgimento da parte di amici o parenti e successivamente si tiene aggiornato attraverso guide (32,6%), fiere e manifestazioni sul territorio (30,1%), visite alle aziende (29%), riviste specializzate e programmi televisivi (24,3%). Il 53,1% degli intervistati partecipa inoltre a degustazioni nelle cantine o a manifestazioni come Cantine Aperte.
Da uno studio di Eta Meta Research - commissionato da Vinitaly e realizzato attraverso interviste ad aziende agricole produttrici, consumatori e conoscitori - è emerso che il wine lover è un intenditore, normalmente di cultura medio alta e che prova grande piacere nel bere del buon vino. Ama la qualità e possiede una certa disponibilità economica. Tutte caratteristiche che si riscontano soprattutto negli uomini, anche se è in aumento il numero di donne che sceglie quale comprare.
Un wine lover acquista il vino con scadenza settimanale o quindicinale, in media 111 bottiglie all’anno, anche se il 3,7% arriva a comprarne più di 300. Nel 37,5% dei casi sono i gusti personali a guidare gli acquisti ma anche gli abbinamenti con il cibo contribuiscono alla scelta (21,8%).
Tra gli elementi ritenuti importanti per i wine lover troviamo il rapporto qualità-prezzo (37,5%), il territorio di provenienza (29,5%) e la denominazione d’origine, mentre la notorietà della marca è considerata solo dal 13,1% degli intervistati.
Per quanto riguarda invece la spesa, si aggira sugli 8,5 euro per una bottiglia destinata al consumo domestico. Si raggiungono i 67 euro per la cifra massima investita - 85,6 euro se si tratta di una bottiglia speciale - e l’1,6% dichiara di essere disposto a spenderne anche più di 500. Enoteche e supermercati sono i luoghi preferiti per l’acquisto, ma sale la percentuale di chi si rivolge alle aziende produttrici (36,5%), alle cantine sociali e ai consorzi (28,8%), alle bottiglierie (16%), agli alimentari specializzati in enogastronomia (15,6%) e infine a Internet (15,6%).
Il consumo di vino è comunque strettamente legato al cibo. Il pasto rimane per il 56,9% degli intervistati il momento preferito per gustarsi una buona bottiglia. Il 41,9% dichiara di bere sia durante i pasti che fuori e solo l’1,2% lo beve esclusivamente fuori pasto. Il 57,9% dei wine lovers, inoltre, preferisce bere in compagnia mentre per il 41,2% un buon bicchiere di vino è un piacere anche quando si è soli.
Il vino rosso continua a essere il più amato (82% degli intervistati), seguito dai bianchi con una percentuale del 42,5%. Un po’ meno apprezzati champagne (18,1%), scelti soprattutto dalle donne, spumante (17,8%), vini da dessert (12,5%) e rosato (10,6%).
A prescindere comunque dalla tipologia, il 98,8% dei wine lover acquista e beve prevalentemente prodotti made in Italy: toscani (51,4%), piemontesi (46,5%) e siciliani (36,1%). Tra le etichette estere spiccano quelle francesi, spagnole, californiane e cilene.
Il wine lover vuole essere continuamente informato. Entra in questo mondo grazie al passaparola e al coinvolgimento da parte di amici o parenti e successivamente si tiene aggiornato attraverso guide (32,6%), fiere e manifestazioni sul territorio (30,1%), visite alle aziende (29%), riviste specializzate e programmi televisivi (24,3%). Il 53,1% degli intervistati partecipa inoltre a degustazioni nelle cantine o a manifestazioni come Cantine Aperte.
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