di Emanuele Scarci

Ripartono i consumi fuori casa, grazie alla fine delle restrizioni e all’arrivo dell’estate. L’ultima rilevazione sul sentiment dei consumatori di The Npd Group, società di ricerche di mercato del fuori casa, rileva che il 41% dei consumatori frequenta regolarmente bar e ristoranti come nel pre-pandemia e il 53% tornerà a farlo entro la fine dell’anno. Quanto alla spesa dedicata ai consumi fuori casa, Crest Weeklies, l’indagine settimanale di Npd, registra a giugno 2021 volumi pari al 95% di quelli registrati a gennaio 2020.

Siamo fuori dal tunnel? “Il rimbalzo repentino dopo la riapertura non è una sorpresa - dichiara Matteo Figura, direttore della divisione Foodservice in Npd -. Tuttavia, pur raggiungendo quasi i livelli pre-crisi, la crescita si è stabilizzata nel mese di giugno. Ci vorrà del tempo per tornare a pieno regime. Mancano all'appello occasioni di consumo in concerti, pranzi e cene di lavoro, ma anche il peso di consumatori più selettivi nelle scelte”.

Modello francese?

Il tema del giorno è quello delle misure di sicurezza e del green-pass nei pubblici esercizi sul modello francese. I dati di Npd indicano che il 43% degli intervistati dichiara di non voler frequentare bar e ristoranti senza misure di sicurezza.

Tra i desiderata dei consumatori c’è la distanza tra i tavoli, le procedure di pulizia a sanificazione, la disponibilità di tavoli all’aperto. Tuttavia, il 47% sostiene che negli ultimi mesi le chiusure e le restrizioni imposte ai ristoranti sono state troppo severe.

I consumatori sono dunque solidali con i ristoratori e desiderano facile accesso ai luoghi di consumo ma ci sono delle buone pratiche che riguardano la sicurezza che ci si aspetta di trovare.

“I consumatori sono sensibili al tema della sicurezza anche se nel tempo la loro percezione è cambiata - conclude Figura -. Le nostre rilevazioni indicano che a ottobre il 12% riteneva i ristoranti luoghi a rischio contagi, oggi lo pensa solo il 7%”.