È quanto emerge dal Rapporto Assinform 2009 sul settore italiano dell’Information technology, giunto alla quarantesima edizione.

“E’ urgente sostenere l’It detassando gli utili delle imprese investiti in innovazione digitale e avviando con forza le liberalizzazioni”. È quanto propone Ennio Lucarelli, presidente di Assinform, nel commentare i dati del Rapporto: per la fine del 2009 si prevede una discesa della domanda di It a -5,9, il peggior risultato della storia.

Il taglio dei budget riguarda tutti i settori economici - come banche (-9%) e industrie (-4,9%) - e la pubblica amministrazione dove, per la prima volta, anche gli enti locali registrano un tasso negativo (-1,7%). Sempre in ambito pubblico si salvano invece le utilities, per le quali si valuta una crescita della spesa It del 3,8%.

Anche i settori più innovativi registrano un calo,
come Tlc (-11%) e media (-8,1%). Nei trasporti la domanda It scende invece del 7%, seguiti da distribuzione (-6,5%) e assicurazioni (-2,9%).

Non sfugge al calo nemmeno la spesa consumer che nel 2009 arriverà a registrare, dopo il boom degli ultimi anni, un segno negativo dell’ordine del -3,5%.

“Se è inevitabile che di fronte alla crisi dei mercati imprenditori e amministratori si preoccupino di limitare i costi - ha commentato Lucarelli - dobbiamo essere consapevoli che tagliando sull’innovazione stiamo approfondendo il nostro ritardo rispetto ai Paesi concorrenti, compromettendo così proprio le possibilità di crescere e competere”.