Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
Sola piccola eccezione la vicina Svizzera, che tuttavia ribadisce la propria leadership, con dati veramente schiaccianti.
Il big elvetico ha lanciato, dopo 5 anni di progettazione, la capsula senza capsula. Ecco di cosa si tratta.
Italiano al 51 per cento, il leader di mercato ha deliberato, in Svizzera e Francia, il cambio di insegna dell'acquisita.
Il re del cioccolato premium mette in sicurezza la controllata italiana e promette investimenti in Italia.
Il gruppo elvetico, in cui gli italiani erano entrati, al 40% a metà del 2017, ha visto crescere i propri ricavi dai 17 milioni di franchi svizzeri del 2016 agli attuali 65 milioni, pari a 59 milioni di euro.
Il gruppo taiwanese, controllante della regina italiana dei department store, ha acquisito, da Migros, l'insegna Globus. L’operazione è avvenuta in joint venture paritetica con Signa. Vittorio Radice: "Apriremo prospettive strategiche uniche per un successo duraturo e un futuro stabile".
Non si tratta di problemi, ma di una periodica rivisitazione del portafoglio delle controllate: così il colosso elvetico si appresta a cedere alcune insegne retail nel settore del lusso, dell'arredo casa e dei mobili.
La multinazionale svizzera registra, nel 2018, un incremento del 5,5%, raggiungendo un fatturato di 4,313 miliardi di franchi, dunque leggermente sopra i 3,8 miliari di euro. Nei 468 negozi Lindt nel mondo, di cui 48 in Italia, il flusso del 2018 è stato superiore a 80 milioni di visitatori.
Le motivazioni del marchio paneuropeo, che, nella nazione elvetica contava, alla fine del 2017, 183 punti di vendita, sono evidenti, come ha spiegato l’amministratore delegato, Rob Phillipson: “Vogliamo incoraggiare i giovani a scegliere bevande più sane".
Il patto fra due colossi nazionali servirà a sviluppare, tramite la società Comarsa, il business enologico in terra elvetica. E' un'inizaita nelle corde dei due partecipanti, che fatturano rispettivamente 1,3 miliardi e 385 milioni di euro.
In Svizzera i 140 negozi Ovs sono stati chiusi, ma ora anche la rete austriaca è a rischio. Charles Voegele Austria ha avviato la procedura concorsuale di risanamento, ma sul tappeto ci sono 20 milioni di franchi di debiti,
Nell’autunno 2016 Sempione ha acquisito l’82,62% della catena elvetica di grandi magazzini Charles Vögele (760 negozi in Europa), e in seguito ha convertito tutti i 140 punti di vendita svizzeri in altrettanti Ovs. Ma il mercato locale si è dimostrato più difficile del previsto.
Continua il braccio di ferro tra alcuni soci della centrale AgeCore e la multinazionale elvetica. Sia Edeka che Coop Svizzera hanno confermato la linea dura. Per ora il re dell'alimentare non ha rilasciato commenti.
Nel 2015 Gruppo Migros, con un fatturato consolidato di 27,4 miliardi di franchi svizzeri, ha registrato una crescita dello 0,1 per cento, conquistando nuove quote.