Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 07 Maggio 2024 - ore 19:04
Nel 2023 l'azienda ha investito 30 milioni di euro, mentre il nuovo piano industriale prevede altri 50 milioni. La quota export vola.
La multinazionale francese rimane dinamica. A fare la differenza sono i prodotti ad alto contenuto di servizio
Un colosso da 600 milioni di euro, ma molto attento ai veri elementi capillari e che fanno la differenza: qualità e giusta remunerazione.
Nel 2011 l'azienda campana ha siglato un accordo con gli agricoltori per scongiurare lo sfruttamento e assicurare la giusta remunerazione.
Fini è stata oggetto di un grande restyling: da maggio 2022 sono presenti a scaffale moltissime novità e ulteriori brand. Ecco quali.
Un percorso di continua espansione e diversificazione ha portato l'azienda pugliese anche sui mercati esteri.
L'Agcm ha dato il via libera all'operazione notificata nel mese di marzo, in quanto non si crea in nessun modo una posizione dominante.
Ferraioli: «Il 2022 sarà caratterizzato, ancora di più, da pesanti incrementi dei costi, che impatteranno sulla marginalità».
La Commissione ha sancito, in modo definitivo, un’operazione con un valore di 322,9 milioni di euro,
La sanzione ammonta a 20 milioni di euro. Ma il colosso cooperativo non ci sta.
Dopo le voci dei giorni scorsi, il leader conserviero conferma il passaggio a Investindustrial della quota di maggioranza.
L'intesa prevede che Giglio implementi la strategia di marketing, promozione e distribuzione di conserve, sughi, passate e molto altro sui due grandi marketplace cinesi.
Marco Fraccaroli: "Il potenziamento del nostro business estero è proseguito con ritmi anche superiori alle previsioni".
Francesco Mutti: "I riscontri del primo semestre confermano la crescita costante che il nostro gruppo sta registrando. Attestano soprattutto come la ricerca della qualità, l’impegno verso il territorio, non solo preservandolo, ma favorendolo attivamente in termini di innovazione, nonché la volontà di valorizzare sempre...