Il Consorzio Melinda, una tra le principali realtà europee del mercato ortofrutticolo, ha rilevato Ad Chini, azienda leader nel mercato dei trasformati a base frutta.

Melinda, con le sue 400 mila tonnellate di mele all’anno prodotte in territorio Trentino nelle Valli di Non e Sole, pari a circa il 20% della produzione media nazionale, rappresenta 4.000 aziende agricole famigliari consorziate in 16 cooperative che coltivano globalmente circa 6.700 ettari di meleti. Il Consorzio genera un fatturato medio di circa 300 milioni di euro e offre opportunità di lavoro a oltre 1.300 addetti, portando a molte imprese locali un importante indotto economico che per il 70% rimane investito in Regione. Nei confronti dei consumatori, il brand Melinda vanta in Italia il 99% di riconoscibilità, grazie al famosissimo “Bollino Blu”, applicato solo su frutti con caratteristiche estetiche ed organolettiche distintive.

Ad Chini, fondata da Danilo e Adriana Chini nel 1988, sino ad oggi è stata guidata dalle figlie Elisa e Valentina Chini. L’azienda, con sede a Cles, in Val di Non, ha come mission quella di ricavare dalla frutta snack gustosi, sani, 100% naturali, leggeri e adatti a tutti i target. Da sempre attenta alla qualità delle materie prime e alla certificazione del processo produttivo e distributivo, ha chiuso il 2020 con un fatturato di 14,2 milioni di euro, registrando poi nel 2021, nonostante il periodo difficile, una crescita del 5%.

Secondo l’idea portante, la nuova “Melinda trasformati” – denominazione provvisoria – sarà gestita come una business unit autonoma di Consorzio Melinda. Le due realtà opereranno in stretta sinergia per gestire la produzione e la distribuzione di prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta utili ad aumentare la brand awareness e l’equity di Melinda, rafforzando la presenza della marca all’interno di reparti diversi da quelli dell’ortofrutta.

La nuova gestione ripartirà da una base composta dagli addetti che hanno portato sino ad oggi eccellenti risultati sia in termini produttivi che distributivi, valutando man mano nuovi innesti di esperienza in grado di portare valore aggiunto soprattutto in termini di marketing e ricerca e sviluppo. Dopo una prima fase di consolidamento, il piano prevede un ampliamento dell’offerta attuale sia a livello di referenze dei prodotti esistenti sia per quanto riguarda novità utili ad intercettare nuovi trend e target di mercato. Le prime indicazioni strategiche del nuovo corso sono già tracciate con obiettivi di sviluppo sia in termini di pezzi prodotti (mousse, squeez, snack e barrette), che a livello di fatturato.

«Posizionamento del brand, logica distributiva e vendite – dichiara Paolo Gerevini, direttore generale di Consorzio Melinda – sono aspetti che abbiamo analizzato a fondo prima di affrontare l’acquisizione. Rileviamo un’azienda in piena salute, ben gestita nel corso della sua storia, cresciuta e arrivata ad essere leader del proprio mercato grazie all’utilizzo di una marca che oggi, in Italia, non ha rivali nel settore dell’ortofrutta. L’ambizione è quella di farla crescere ulteriormente valorizzando ancor più la qualità superiore delle nostre mele, ingrediente principale di tutti i prodotti e ambasciatrice del nostro territorio in tutto il mondo».