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Icam: il bilancio 2019 segna una crescita del fatturato di oltre 6 mln

Icam: il bilancio 2019 segna una crescita del fatturato di oltre 6 mln
Icam: il bilancio 2019 segna una crescita del fatturato di oltre 6 mln

Icam: il bilancio 2019 segna una crescita del fatturato di oltre 6 mln

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Fabio Massi

Icam, azienda lecchese produttrice di cioccolato e semilavorati del cacao, ha visto crescere il proprio fatturato di quasi 30 milioni di euro negli ultimi 4 anni, chiudendo il 2019 a 162 milioni (+6Mio rispetto al 2018 e +27Mio negli ultimi 4 anni).

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Un risultato estremamente positivo, le cui ragioni vanno ricercate nei valori e nelle scelte strategiche che da oltre 70 anni l’azienda porta avanti con convinzione e senza compromessi.

Tra queste, lo stabilimento produttivo di Orsenigo, inaugurato nel 2010 e diventato in poco tempo il cuore della produzione di Icam. Dotato delle più moderne attrezzature e protagonista di continui investimenti in tecnologia 4.0, allo scopo di garantire la costante crescita dei volumi produttivi e in grado di rispondere alla sempre mutevole richiesta di prodotti con caratteristiche specifiche e standard di qualità e sicurezza ai massimi livelli. Lo stabilimento di Orsenigo opera nella piena ottemperanza delle principali certificazioni internazionali (gluten/lactose free, BIO, fairtrade ecc), realizzando oltre 400 diverse tipologie di cioccolato e un ampio ventaglio di ricette (Gran Cru, Monorigine e specifici blend).

Una produzione che nell’anno appena conclusosi ha visto un sostanziale consolidamento dei diversi canali di business nel mix di fatturato, con una crescita del +2% nei prodotti destinati all’industria, ed una conferma di Private Label (39%) e Brand (15%). Vanini, brand premium di proprietà dell’azienda, continua la sua crescita, aumenta la sua quota di mercato e beneficia di una maggiore distribuzione del prodotto nelle insegne della GDO e degli investimenti in comunicazione che ne stanno aumentando la notorietà sul consumatore.

Credere profondamente nel biologico è un’altra delle scelte vincenti di ICAM che negli anni le ha permesso di diventare leader mondiale nella produzione di cacao BIO e che rappresenta, a chiusura del 2019, il 66% dell’intera produzione (+ 1% sul 2018 e + 5% rispetto al 2015). Cioccolato BIO dunque e grande attenzione alla materia prima nei paesi d’origine. ICAM è infatti tra le pochissime aziende al mondo che può vantare un controllo completo della filiera e un vero e proprio rapporto di collaborazione con le cooperative di coltivatori nei paesi d’origine. Un rapporto di continua condivisione di know how per il fine comune di incrementare la produttività del terreno, valorizzandolo sempre per mantenere sempre elevata la qualità del raccolto. Una cura che per Icam si traduce anche nell’obiettivo di garantire sempre migliori condizioni socio-economiche delle persone coinvolte. Grazie a questo approccio etico e virtuoso, Icam oggi acquista oltre 23.000 tonnellate di fave di cacao da 21 paesi di Centro-America, America Latina e Africa, nella maggior parte dei quali è attiva una collaborazione di lunga durata con le cooperative coinvolte.

Un’eccellenza che sempre di più ha spinto l’azienda oltreconfine con una quota di esportazioni all’estero che negli ultimi 3 anni si è consolidata con il 58% sul giro d’affari globale originato da vendita e distribuzione di prodotti di cioccolato in 69 paesi del mondo.

“Attraverso i risultati economici vediamo, anno dopo anno, la nostra visione aziendale prendere forma. L’impegno nella ricerca di materie prime eccellenti, grazie a una filiera completamente integrata e nella creazione di uno stabilimento in grado di rispondere alle più svariate ed innovative esigenze del mercato, ci viene ripagato oggi attraverso la certezza di essere uno tra i più importanti player del settore, ha dichiarato Angelo Agostoni, presidente di Icam. Uno sforzo che abbiamo confermato anche nel 2019 attraverso il primo bilancio di sostenibilità redatto lo scorso giugno, che sarà per noi una guida per mantenere sempre alta la nostra soglia di attenzione nei confronti della filiera, delle persone con cui interagiamo e del pianeta in cui viviamo. Attraverso il bilancio di sostenibilità ci siamo dati degli obiettivi sfidanti che ci porteranno nei prossimi anni a incrementare ulteriormente la quota di cacao da approvvigionamento diretto, a ridurre di oltre il 90% i consumi idrici annui e a limitare il volume di imballi, utilizzando, dove possibile, confezioni 100% riciclabili, sviluppando contemporaneamente soluzioni di packaging biodegradabili/compostabili.


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