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Gruppo Végé presenta il piano commerciale 2022

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Redazione

Gruppo VéGé ha presentato a una platea di oltre 400 manager, riuniti al Teatro Manzoni di Milano i propri piani commerciali e di marketing per il 2022.

La ricerca delle convergenze è stato il tema conduttore dell’evento milanese, intitolato “I nuovi progetti per crescere insieme”.

A gennaio, il Gruppo avrà 35 imprese mandanti e oltre 3.800 punti di vendita per 2,75 milioni di mq di superficie commerciale, raggiungendo definitivamente la leadership in Italia collocandosi al 1° posto per numero di pdv (elaborazione interna su Gnac Nielsen Set 2021) e occupando la quinta posizione nel canale dettaglio con una quota di mercato stimata del 7,5% (elaborazione interna su Gnlc Nielsen Set 2021).

«La presentazione all’industria del piano commerciale e di quello di marketing è un appuntamento cui teniamo in modo particolare sia perché è una consuetudine che fa parte della storia di Gruppo VéGé, ma ancor più perché è un segno di riconoscimento e di apprezzamento reciproco nel rispetto dei rispettivi ruoli», ha spiegato Giovanni Arena, presidente del Gruppo VéGé. «Senza l’interlocuzione costruttiva con tutti i nostri fornitori non saremmo potuti arrivare a dieci anni consecutivi di crescita del fatturato al consumo, così come l’industria di marca ha beneficiato delle innovazioni che VéGé ha introdotto interpretando e, in taluni casi, anticipando il cambiamento».

I nuovi progetti di sviluppo e di crescita illustrati dai vertici si pongono in continuità con i valori e le strategie declinate con successo dal Gruppo, di cui rappresentano un’ulteriore evoluzione e approfondimento. Al centro di tutto campeggia la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, praticata in modo da mettere al centro le persone e i loro bisogni. Da ciò discende il risalto dato alle iniziative che, nel corso dell’anno, saranno dedicate alla sostenibilità nutrizionale e alla lotta allo spreco alimentare con il coinvolgimento della clientela.

Nel 2022 Gruppo VéGé continuerà inoltre a investire nella crescita e nel potenziamento della rete di vendita attraverso ben 131 nuove aperture, l’acquisto di esercizi commerciali da concorrenti e le ristrutturazioni, privilegiando la realizzazione di format più adatti a fare dei punti di vendita un riferimento centrale e qualificante nella vita di città, paesi, quartieri e periferie.

«Gli ultimi due anni sono stati uno stress test severo sia per l’industria di marca sia per il nostro comparto. La tenuta e i risultati ottenuti sono dipesi non solo dalla solidità delle organizzazioni ma anche e soprattutto dalla capacità di attingere risorse dai valori fondanti», ha sottolineato Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di Gruppo VéGé. «Per fare un esempio concreto, il valore guida della vicinanza ai bisogni delle persone ci ha condotti nel 2021 a sviluppare un piano promozionale nazionale ancor più ficcante, che ha difeso il potere d’acquisto delle famiglie garantendo ai clienti dei punti vendita del network VéGé risparmi per oltre 510 milioni di euro. Siamo convinti che partire da questa riacquisita centralità dei valori, sia la chiave per gestire un 2022 che si prospetta ricco di opportunità ma anche di incognite».

Alle parole di Santambrogio ha fatto eco la presentazione del nuovo piano di sviluppo commerciale. «l nostri piani commerciali e di marketing per il 2022 sono proiettati oltre la contingenza emergenziale, andando a disegnare una collaborazione con l’industria di marca che valorizzi al meglio le eccellenze nazionali e ancori il significato della parola convenienza al concetto di migliore qualità al giusto prezzo», ha chiarito Edoardo Gamboni, direttore commerciale di Gruppo VéGé. «L’eccezionale impennata dell’inflazione, aumentata a ottobre per il quarto mese consecutivo, è sicuramente un elemento destabilizzante che consiglia di mantenerci cauti e preparati a possibili scenari meno favorevoli. Un tasso d’inflazione annuo che si confermi superiore a quello programmato, infatti, andrebbe a deprimere i consumi, con il rischio che a fine 2022 ristagnino ancora sotto i livelli pre-pandemia. Sono certo, tuttavia, che con un lavoro di squadra, sarà possibile fare dell’anno che viene uno snodo fondamentale per incanalare Industria e distribuzione verso un futuro sostenibile».

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