Aumentano le vendite per le Cantine Gancia, che per l’anno in corso puntano a consolidare la propria posizione nei mercati dove il marchio è già presente e a espandersi in nuove aree. Buone le performance realizzate nei Paesi del Nord Europa, grazie soprattutto all’accordo siglato con un nuovo importatore in Norvegia e alla leadership di mercato dell’Asti Spumante in Islanda e Finlandia. Continua inoltre il successo dell’azienda in Giappone - mercato di riferimento per l’azienda da oltre mezzo secolo -, dove lo Spumante Gancia guida la classifica delle vendite. Ma i prodotti della cantina di Canelli sono presenti anche nelle catene più rappresentative della Turchia e più di recente nei Paesi Baltici, dove la penetrazione è iniziata proprio nei primi mesi di quest’anno.

Si prospetta quindi un 2007 di sviluppo per Gancia, che punta molto sull’esportazione dei prodotti d’alta gamma della linea Cantine Gancia e della linea di Spumanti con design Pininfarina. Primo obiettivo la Russia, dove le vendite - dopo il raddoppio dei volumi registrato nel 2006 - continuano a crescere con prospettive di ulteriore sviluppo entro l’anno. Si tratta del primo mercato estero in cui Gancia organizza un lancio ufficiale della triade - Asti, Rosé e Prosecco - disegnata da Pininfarina, a testimonianza della strategicità di questo mercato per i prodotti esclusivi e di lusso. Entro l’anno è inoltre previsto l’inserimento nei mercati dell’Asia e del Nord Europa, mentre si sta già definendo la strategia con i distributori presenti in Germania e Svizzera per introdurre la linea Pininfarina in importanti gruppi di acquisto.

La posizione consolidata a livello mondiale fa dell’Asti Spumante l’etichetta italiana più esportata e permette all’azienda di proporre sugli stessi mercati un prodotto particolare, il Modonovo Docg Millesimato. Oltre alla Francia e alla distribuzione negli Stati Uniti - grazie all’accordo con Boisset -, Modonovo è stato introdotto nelle principali province del Canada. Si conferma, quindi, la posizione di fiducia raggiunta dal marchio italiano su questi mercati, dove la vendita di alcolici è permessa solo attraverso i canali controllati dal monopolio di stato.