L’Assemblea Ordinaria annuale dei Soci Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori che comprende 259 soci che rappresentano - in forma singola e associata - oltre 600 produttori provenienti da tutta Italia, per 100.000 alveari di proprietà, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017-2018.

Il Consorzio registra un fatturato di 21,9 milioni di euro (+3,3% sul 2016/2017) e un utile pari a 168 mila euro. Risultati positivi, a dispetto del raccolto piuttosto avaro: 1.550 tonnellate (produzione 2017) di miele contro le 2.600 tonnellate prodotte in media da Conapi.

«Ci auguriamo - ha commentato il presidente Diego Pagani (nella foto) - che il peggio sia passato, come sembra dimostrare la stagione 2018, appena conclusa, sicuramente migliore rispetto a quelle dei tre anni precedenti. Restano comunque le difficoltà generali del comparto e un contributo in tal senso potrebbe giungere anche da azioni istituzionali volte a salvaguardare le api, gli apicoltori e la biodiversità».

Che si tratti di un problema connesso a fattori climatici e di salute complessiva delle api, lo dimostra il fatto che, a fronte di un incremento progressivo degli alveari, dovuto non solo al maggior numero di soci ma anche alla crescita delle aziende associate, non si sia registrato un parallelo aumento di produttività. Segno che occorrono ulteriori investimenti delle singole aziende per sopperire alla sempre più scarsa produzione delle singole famiglie.

In tema di performance di prodotto, i segmenti maggiormente dinamici e potenziali sono quelli legati ai mieli di alta qualità e biologici e quelli di provenienza italiana e regionale. Si registra, inoltre, un generale interesse verso l'innovazione, tendenza che ha spinto il Consorzio a utilizzare miele e altri prodotti apistici per sviluppare linee come gli integratori, le barrette energetiche, le composte dolcificate con il miele di sulla e senza pectina aggiunta o altre novità come il miele con cacao. L’obiettivo è ampliare ulteriormente la gamma con referenze in cui il miele va a sostituire lo zucchero di barbabietola o lo sciroppo di glucosio.

In questa strategia si inserisce anche il lancio dei gelati 100% biologici a marchio Cuor di Miele, proposti nei punti vendita NaturaSì, che si caratterizzano per una "lista breve d’ingredienti", in linea con le esigenze dei consumatori, senza additivi e conservanti, dove l'unico zucchero utilizzato è il miele italiano declinato a seconda dei gusti.

Inoltre, grazie alle varie operazioni di brand stretching il marchio-icona Mielizia è cresciuto di un +20% sia a volume e che a valore in Italia. Registra buoni risultati anche la linea biologica destinata ai due mercati esteri principali, Francia e Giappone. Il marchio biologico presente nei punti vendita NaturaSì Cuor di Miele, invece, chiude con + 22% a valore.

«Conapi è un’impresa che sta evolvendo da tanti punti di vista: una base sociale in crescita e sempre più qualificata, un team di lavoratrici e lavoratori competenti e motivati, un rinnovamento tecnologico degli impianti e tanta ricerca per migliorare la qualità del prodotto e diversificare l’offerta. Sono questi gli ingredienti migliori per affrontare le sfide future del mercato», ha dichiarato il direttore generale Anna Cavazzoni.