Con un centinaio di milioni di capi di abbigliamento venduti ogni anno, dei quali il 42% destinati ai bambini – un bambino italiano ogni tre indossa almeno un capo Oviesse – Gruppo Coin è uno dei primi produttori e distributori del settore abbigliamento, forte di una competenza consolidata nel tempo.
Alle due insegne storiche del gruppo mestrino – Coin e Oviesse – è stata affiancata di recente una terza, interamente dedicata ai clienti più giovani tra i 4 e i 14 anni di età.
Young Village è il logo scelto per contrassegnare il nuovo format di vendita, che annovera attualmente un temporary shop realizzato in Corso Vittorio Emanuele a Milano, oltre a due negozi ubicati a Roma e in una delle principali vie commerciali del capoluogo lombardo.
«Il target giovani è da tempo al centro della nostra attenzione – ha affermato Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin -. La realizzazione del nuovo format ha rappresentato l’occasione per mettere alla prova la competenza maturata in Oviesse in particolare riguardo la gestione dello spazio e il visual merchandising».
Il lancio di Yo Vi è il risultato coerente di un percorso che parte dalla considerazione di quanto poco risultano riconoscibili i grandi brand dell’abbigliamento e casual (Adidas, Diesel, Nike) all’interno dell’offerta specifica del segmento junior.
«Uno dei passaggi effettuati riguarda la trasformazione del marchio Twiddy in vero e proprio brand per farlo letteralmente uscire dai punti vendita Coin – ha ripreso Beraldo –. Nel nuovo format ci siamo posti come “registi” della competizione tra diverse marche, proponendo un’offerta che presenta più alternative in un ambiente confortevole».
Yo Vi è il primo negozio italiano e europeo caratterizzato da un’offerta multimarca interamente dedicata al bambino su superfici di una certa dimensione. Il layout del negozio è stato concepito come un “villaggio”, con un percorso attraverso le quinte di edifici che richiamano l’immagine di vie e piazze d’Oltreoceano.
Il programma di sviluppo prevede di arrivare a medio termine a 50 negozi, caratterizzati da una superficie media di 400 mq e ubicati nel cuore delle principali città italiane, a fronte di un giro d’affari a regime stimato in 6.000 euro a mq.
Alle due insegne storiche del gruppo mestrino – Coin e Oviesse – è stata affiancata di recente una terza, interamente dedicata ai clienti più giovani tra i 4 e i 14 anni di età.
Young Village è il logo scelto per contrassegnare il nuovo format di vendita, che annovera attualmente un temporary shop realizzato in Corso Vittorio Emanuele a Milano, oltre a due negozi ubicati a Roma e in una delle principali vie commerciali del capoluogo lombardo.
«Il target giovani è da tempo al centro della nostra attenzione – ha affermato Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin -. La realizzazione del nuovo format ha rappresentato l’occasione per mettere alla prova la competenza maturata in Oviesse in particolare riguardo la gestione dello spazio e il visual merchandising».
Il lancio di Yo Vi è il risultato coerente di un percorso che parte dalla considerazione di quanto poco risultano riconoscibili i grandi brand dell’abbigliamento e casual (Adidas, Diesel, Nike) all’interno dell’offerta specifica del segmento junior.
«Uno dei passaggi effettuati riguarda la trasformazione del marchio Twiddy in vero e proprio brand per farlo letteralmente uscire dai punti vendita Coin – ha ripreso Beraldo –. Nel nuovo format ci siamo posti come “registi” della competizione tra diverse marche, proponendo un’offerta che presenta più alternative in un ambiente confortevole».
Yo Vi è il primo negozio italiano e europeo caratterizzato da un’offerta multimarca interamente dedicata al bambino su superfici di una certa dimensione. Il layout del negozio è stato concepito come un “villaggio”, con un percorso attraverso le quinte di edifici che richiamano l’immagine di vie e piazze d’Oltreoceano.
Il programma di sviluppo prevede di arrivare a medio termine a 50 negozi, caratterizzati da una superficie media di 400 mq e ubicati nel cuore delle principali città italiane, a fronte di un giro d’affari a regime stimato in 6.000 euro a mq.
