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Formaggio Asiago. Un patrimonio da proteggere.
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Formaggio Asiago. Un patrimonio da proteggere.
- Information
Il Consorzio nasce a Vicenza il 26 giugno 1979 con lo scopo di tutelare la produzione della specialità casearia dell’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni dalle imitazioni estere che invadevano il mercato. br />
In più di trent’anni il Consorzio ha raggiunto traguardi ragguardevoli, culminanti nel riconoscimento della certificazione europea DOP per tutta la produzione della zona tutelata: le province di Vicenza e di Trento, la porzione della provincia di Treviso interessata dal massiccio del Grappa e una porzione marginale nella provincia di Padova al confine con quella di Vicenza (la zona dei prati irrigui intorno a Carmignano di Brenta).
Sono le zone in cui, anche a causa degli eventi bellici del Ventesimo secolo, per lo spopolamento dell’Altopiano asiaghese, i casari della montagna vicentina si insediarono. Monti, quelli del Vicentino, in cui ancora oggi le malghe sono in funzione d’estate e scompaiono nella neve in inverno.
Nell’impegno di adempiere al proprio dovere istituzionale di tutelare la produzione del formaggio Asiago, il Consorzio si è dotato per primo in Italia di un sistema di tracciabilità del formaggio, dal punto di vendita alla stalla dove è stato munto il latte: ogni forma reca sotto la crosta un “bollino”, il cui supporto è costituito da proteine di latte, recante impressi un numero progressivo assegnato dal Consorzio ed il bollo sanitario CE identificativo del caseificio produttore. Grazie alla produzione numerata, il Consorzio è in grado di ricostruire l’intera filiera della produzione che, dall’allevamento, ha permesso alla forma di essere ammessa alla tutela DOP, incluse le analisi compiute sulle singole partite di latte.
Oggi l’Asiago è il sesto formaggio DOP italiano per quantità prodotta, il quinto per volumi commercializzati in Italia e la decima DOP del nostro Paese. Il formaggio Asiago è conosciuto da oltre il 95% degli Italiani. La strada che ha portato dalle 7.100 tonnellate iniziali alle oltre 23.000 attuali ha significato una crescita che trova pochi riscontri nel settore e che ha generato negli anni una redditività della filiera del latte che ha consentito, anche attraverso il fenomeno aggregativo cooperativo (latterie sociali), la continuazione di allevamenti di piccole dimensioni (fattorie a conduzione famigliare).
In 30 anni la produzione di Asiago è cresciuta in modo lento e costante e il suo prezzo al consumo è rimasto sempre legato al tasso ufficiale d’inflazione, anche nell’ultimo periodo.
Visita il nostro sito http://www.asiagocheese.it
In più di trent’anni il Consorzio ha raggiunto traguardi ragguardevoli, culminanti nel riconoscimento della certificazione europea DOP per tutta la produzione della zona tutelata: le province di Vicenza e di Trento, la porzione della provincia di Treviso interessata dal massiccio del Grappa e una porzione marginale nella provincia di Padova al confine con quella di Vicenza (la zona dei prati irrigui intorno a Carmignano di Brenta).
Sono le zone in cui, anche a causa degli eventi bellici del Ventesimo secolo, per lo spopolamento dell’Altopiano asiaghese, i casari della montagna vicentina si insediarono. Monti, quelli del Vicentino, in cui ancora oggi le malghe sono in funzione d’estate e scompaiono nella neve in inverno.
Nell’impegno di adempiere al proprio dovere istituzionale di tutelare la produzione del formaggio Asiago, il Consorzio si è dotato per primo in Italia di un sistema di tracciabilità del formaggio, dal punto di vendita alla stalla dove è stato munto il latte: ogni forma reca sotto la crosta un “bollino”, il cui supporto è costituito da proteine di latte, recante impressi un numero progressivo assegnato dal Consorzio ed il bollo sanitario CE identificativo del caseificio produttore. Grazie alla produzione numerata, il Consorzio è in grado di ricostruire l’intera filiera della produzione che, dall’allevamento, ha permesso alla forma di essere ammessa alla tutela DOP, incluse le analisi compiute sulle singole partite di latte.
Oggi l’Asiago è il sesto formaggio DOP italiano per quantità prodotta, il quinto per volumi commercializzati in Italia e la decima DOP del nostro Paese. Il formaggio Asiago è conosciuto da oltre il 95% degli Italiani. La strada che ha portato dalle 7.100 tonnellate iniziali alle oltre 23.000 attuali ha significato una crescita che trova pochi riscontri nel settore e che ha generato negli anni una redditività della filiera del latte che ha consentito, anche attraverso il fenomeno aggregativo cooperativo (latterie sociali), la continuazione di allevamenti di piccole dimensioni (fattorie a conduzione famigliare).
In 30 anni la produzione di Asiago è cresciuta in modo lento e costante e il suo prezzo al consumo è rimasto sempre legato al tasso ufficiale d’inflazione, anche nell’ultimo periodo.
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