Unicoop Tirreno: la sostenibilità come impegno concreto e incessante
Unicoop Tirreno: la sostenibilità come impegno concreto e incessante
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In un momento in cui avere un approccio green rischia di sembrare più una moda che uno sforzo reale, la cooperativa ribadisce il suo impegno a 360° sul fronte della sostenibilità, investendo importanti risorse nell’ammodernamento delle strutture e comunicando ai soci le azioni sostenibili realizzate nei punti vendita.
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L’attenzione di Unicoop Tirreno nei confronti del risparmio energetico e della difesa dell’ambiente è solo una piccola parte dell’impegno capillare profuso negli anni e declinato in diversi ambiti, per un approccio sostenibile a tutto tondo. La sua filosofia green, infatti, nasce molti anni fa: la difesa ambientale è uno dei pilastri della Carta dei Valori di Unicoop Tirreno, datata 1945, anno di fondazione della cooperativa a Piombino (LI), con il nome “La Proletaria”. Il suo approccio sostenibile si basa sull’etica della responsabilità sociale e dello spirito cooperativo: i progetti solidali, il risparmio dei consumatori, le iniziative con e per la comunità e la tutela dell’ambiente e delle sue risorse sono le principali sfide della cooperativa.
«Unicoop Tirreno – dichiara Massimo Favilli, vicepresidente di Unicoop Tirreno – svolge la sua attività con particolare sensibilità nei confronti dei temi della sostenibilità, siano essi legati agli aspetti sociali, economici o ambientali. Generiamo valore economico guardando al futuro: abbiamo centinaia di migliaia di soci che non solo ci chiedono di portare nei negozi prodotti che abbiano caratteristiche adeguate dal punto di vista della qualità, della sicurezza e della convenienza, ma che ci spingono anche a considerare tutte quelle leve non puramente commerciali, necessarie a svolgere la nostra attività d’impresa in modo consapevole e responsabile. I temi ambientali sono proprio quelli a cui i soci chiedono di porre maggiore attenzione».
Trattandosi di una realtà complessa, di grande dimensioni e che opera su più territori, Unicoop Tirreno deve primariamente interviene sul fronte delle merci per portare avanti in modo coerente il proprio impegno green. I prodotti a marchio Coop sono altamente sostenibili: la tutela dell’ambiente è uno dei valori fondamentali della cooperativa e quindi le referenze vengono realizzate con criteri rigidi di massima attenzione al ciclo produttivo, in modo particolare per la riduzione degli imballaggi e della plastica. La cooperativa, inoltre, si impegna, entro il 2022, a realizzare o a sostituire tutti gli imballaggi dei circa 4.500 prodotti a marchio Coop, rendendoli compostabili, riutilizzabili o riciclabili.
Anche la riduzione degli sprechi è un tema essenziale: Unicoop Tirreno si adopera per ridurre l’impatto ambientale cercando di produrre sempre meno rifiuti. Proprio per questo sono state create delle iniziative che uniscono gli aspetti ambientali a quelli sociali, come il progetto contro lo spreco alimentare “Buon fine”, che prevede il recupero e la donazione di prodotti prossimi alla scadenza, ma ancora perfettamente integri e commestibili, ad enti caritatevoli che operano sul territorio.
Inoltre, per la cooperativa fare informazione è un pilastro fondamentale, soprattutto nelle scuole, con percorsi di educazione al consumo consapevole che affrontano, tra i vari temi, anche l’importanza di un approccio sostenibile, attraverso incontri specifici con esperti. È inoltre importante creare occasioni per rendere visibili ai consumatori azioni emblematiche, come l’installazione nel 2020 di due Seabin, cestini “mangiarifiuti” in grado di raccogliere fino a 500 chilogrammi di spazzatura, collocati nelle acque di Livorno e Castiglione della Pescaia, in partnership con LifeGate. I Seabin saranno presto quattro: si aggiungono quello di Porto Ercole (GR) e quello di Roma circolo canottieri del Tevere, che sarà inaugurato il 24 ottobre 2021.
Unicoop Tirreno ha voluto veicolare il suo dna sostenibile con la nuova campagna di comunicazione nei punti vendita caratterizzata dal payoff “I nostri negozi sono più verdi”. «Abbiamo racchiuso in una serie di immagini capaci di colpire l’attenzione delle persone che frequentano i nostri punti vendita - spiega Massimo Favilli - le numerose azioni verdi che abbiamo messo in campo e che hanno avuto un impatto positivo nei nostri negozi, dal fotovoltaico alle colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli, dai banchi frigo chiusi con conseguente risparmio energetico al controllo della temperatura attraverso la climatizzazione centralizzata».
La campagna ha l’obiettivo di comunicare la politica ambientale della cooperativa, che si traduce in varie attività a vantaggio dell’ambiente, sensibilizzando ai temi ambientali e informando la comunità circa le opere che Unicoop Tirreno ha attuato concretamente in quel determinato punto vendita che il consumatore è solito frequentare. Un messaggio semplice che sintetizza tante azioni e un modo diverso per rendicontare tutti gli interventi che vengono realizzati, vivendo concretamente la relazione con il territorio.
La cooperativa ha infatti attuato un piano di interventi strutturali di una certa entità volti al miglioramento delle strutture esistenti e alla riduzione dei costi di manutenzione e dei consumi. «Nel 2020 - afferma Armando Picuno, direttore operations di Unicoop Tirreno - abbiamo affrontato un piano di ristrutturazione importante: dei 20 milioni di investimenti complessivi della cooperativa, più del 25% è stato destinato ad attività sostenibili, come il rifacimento dei tetti e l’isolamento termico, che ha richiesto un investimento di oltre 2 milioni di euro, l’installazione di impianti fotovoltaici, la sostituzione degli impianti della catena del freddo, la collocazione di colonnine elettriche, l’utilizzo di sistemi di controllo e di riduzione dei consumi e l’adozione di lampade a led e sensori intelligenti per illuminare le piattaforme logistiche solo quando necessario. Stiamo parlando di oltre 4 milioni di investimenti complessivi».
L’attenzione alla sostenibilità a 360 gradi ha portato Unicoop Tirreno ad apportare anche alcune modifiche organizzative dal punto di vista della direzione per agire efficientemente in maniera trasversale. «Abbiamo inserito nel nostro team - spiega Armando Picuno - un responsabile servizi adempimenti ambientali con la funzione di controllare quello che la cooperativa produce (rifiuti, scarichi, immissioni atmosferiche, ecc.), facendo in modo che siano garantiti non solo gli aspetti normativi, ma anche la sostenibilità di tutte le attività. È stato poi introdotto nel team un energy manager, con il compito di lavorare su tutto ciò che riguarda la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione dei consumi. Siamo provvisti, inoltre, di un settore tecnico fortemente orientato alla sostenibilità sia per motivi economici sia, in particolare, per natura etica: raccogliamo gli stimoli della nostra base sociale e cerchiamo di trasformarli in azioni concrete. Stiamo lavorando ogni giorno di più per produrre energia da fonti rinnovabili e contenere i consumi e gli sprechi in maniera importante».
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