di Fabio Massi

Uno dei progetti più innovativi degli ultimi anni in ambito trasportistico è sicuramente il “Treno Pendolare” realizzato da Logistica Uno in partnership con Gruppo Sanpellegrino e Mercitalia Logistics, società del Polo Logistica del Gruppo FS.

Si tratta di un’innovativa soluzione di trasporto ferroviario nata dall’esigenza del cliente di poter distribuire i propri prodotti dal Nord Italia alle aree del Centro-Sud con una modalità di movimentazione delle merci diversa da quella stradale, senza incrementare le emissioni di CO2. L’innovazione di questo progetto consiste soprattutto nella maggiore flessibilità che i partner sono riusciti a ottenere da una modalità trasportistica nota per la sua rigidità, quella ferroviaria, garantendo comunque un servizio altrettanto efficiente rispetto alle altre tipologie offerte dal mercato, soprattutto la modalità stradale per le lunghe percorrenze.

Il “Treno Pendolare” di Logistica Uno è operato da Mercitalia Rail e garantisce una capacità di carico che equivale a quella di 30 autoarticolati. La partenza è programmata ogni venerdì sera dallo scalo ferroviario di Lecco e, viaggiando di notte, arriva alla stazione di Porcari (LU) di prima mattina, qui viene suddiviso su tre destinazioni: Interporto Sud Europa a Marcianise (CE), dove arriva nella notte tra sabato e domenica, Interporto di Bari la domenica e Interporto di Catania il lunedì pomeriggio. In pratica, in tre giorni grazie a questo treno si possono servire quattro punti baricentrici per la distribuzione delle merci nel territorio italiano: Porcari (LU), Marcianise (CE), Bari e Catania.

«Vediamo il trasporto intermodale come un pilastro fondamentale della nostra strategia aziendale – afferma Gianluca Cornelli, amministratore delegato di Logistica Uno – un modo concreto per coniugare la crescita economica con la responsabilità ambientale. Siamo impegnati a plasmare un futuro in cui la logistica non solo muove merci, ma lo fa in modo sostenibile, intelligente e armonico con il nostro pianeta». L’obiettivo del “Treno Pendolare” è quello di garantire più flessibilità, meno emissioni climalteranti di CO2 e riduzione di mezzi pesanti sulle principali arterie autostradali, oltre ad assicurare continuità di servizio sulle tratte sempre più carenti di mezzi stradali.

Il progetto prevede una riduzione delle emissioni pari all’87% rispetto a un pari utilizzo della modalità stradale. L’efficienza è garantita da un’attenta organizzazione e gestione nelle prime e ultime fasi del processo, dalla fabbrica al carico del treno e dallo scarico del treno al cliente finale. Il sistema del “Treno Pendolare” non solo ridefinisce gli standard di efficienza logistica, ma dimostra che la sostenibilità ambientale può essere raggiunta attraverso soluzioni innovative nel settore del trasporto intermodale. Un approccio costantemente alimentato da Mercitalia e da tutto il Polo Logistica, impegnati nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per ridurre significativamente l'impatto ambientale delle operazioni logistiche, garantendo allo stesso tempo un servizio di alta qualità.

Proprio per le sue capacità innovative il progetto ha ottenuto il prestigioso premio “Logistico dell’Anno” con cui Assologistica – l’associazione italiana cui fanno capo le maggiori aziende specializzate in logistica in conto terzi – riconosce le innovazioni più significative nel settore.

«Siamo orgogliosi del premio ricevuto dal Treno Pendolare – dichiara Silvio Damagini, amministratore delegato di Mercitalia Rail – un progetto concreto che testimonia il consolidamento della partnership storica tra la nostra società, Logistica Uno e Sanpellegrino, tesa a incrementare i volumi trasportati via ferrovia. Un’iniziativa che rientra a pieno all’interno degli obiettivi previsti nel piano industriale del Polo Logistica per traguardare gli obbiettivi di shift modale fissati dall’Unione Europea e dal Governo italiano, per raddoppiare la percentuale di merci trasportata dai treni. Per raggiungere questi obiettivi il piano industriale prevede un investimento di 3 miliardi, l’80% dei quali dedicati al rinnovo della flotta, 300 milioni al potenziamento di terminal esistenti e alla creazione di nuovi, e 200 milioni alla digitalizzazione».