di Claudia Scorza

Tonitto 1939, azienda ligure specializzata nella produzione di sorbetto e di gelato senza zuccheri aggiunti, prosegue il suo percorso green optando per una nuova trasformazione del packaging del sorbetto, uno dei suoi prodotti di punta e più riconosciuti in Italia e all’estero.

Quest’ultimo passerà, infatti, da una confezione in R-Pet a una in Cartoncino certificato Fsc (Forest Stewardship Council), ovvero una carta proveniente da foreste gestite secondo rigorosi criteri ambientali, economici e sociali e prodotta in modo ecologicamente responsabile, mantenendo un’alta percentuale di fibre riciclate.

Questo cambiamento, grazie all’utilizzo di imballi in Cartoncino Fsc, permetterà a Tonitto 1939 di ridurre del 75% le emissioni di gas serra nell’atmosfera rispetto a un utilizzo di pari portata di imballi in plastica Pet.

Un percorso green che l’azienda ha avviato secondo diverse tappe e volto a puntare a una riduzione sempre maggiore del carboon footprint. Nel 2020 l’intera gamma del sorbetto Tonitto 1939 era già stata convertita da Pet tradizionale a R-Pet, mentre nel 2022 è stato avviato il processo di passaggio da R-Pet a Cartoncino Fsc. Nel 2023, invece, l’obiettivo sarà quello di trasformare il 50% dei volumi complessivi del sorbetto tra Italia ed estero, in particolare in Nord Europa, nella versione in Cartoncino Fsc.

«Abbiamo deciso di optare per questa nuova rivoluzione green sul packaging in primis perché crediamo che per continuare il nostro percorso di crescita aziendale, non possa prescindere da scelte e decisioni che vadano nella direzione di costante e continuo rispetto verso l’ambiente che ci ospita», afferma Luca Dovo, amministratore delegato di Tonitto 1939. «Da qualche anno, inoltre, il mercato sia italiano sia estero è sempre più propenso a sposare scelte di ecosostenibilità. Anche per questo lo scorso anno abbiamo avviato un importante test sul territorio italiano con uno dei principali nostri clienti. Test che ha dato risultati estremamente positivi ed è stato parecchio apprezzato. Per questo, fin dai primi mesi del 2023, stiamo procedendo al roll out di questo nuovo formato del sorbetto sia in Italia sia oltreconfine».

I sorbetti dell’azienda ligure sono inoltre realizzati grazie all’utilizzo di energia solare, frutto di un moderno impianto fotovoltaico all’interno della struttura produttiva e grazie a sistemi di recupero e riutilizzo dell’acqua calda per i processi produttivi che riducono i consumi del 50%. Inoltre, sono creati con una lista ingredienti corta e pulita, che rende il prodotto completamente naturale e completamente sostenibile. Anche la frutta con cui sono realizzati i prodotti arriva da cultivar selezionate e per le quali viene realizzata un’attenta ricerca geografica con condizioni climatiche ideali alla coltivazione.