Spreafico presenta il terzo Bilancio di sostenibilità

Spreafico presenta il terzo Bilancio di sostenibilità
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Spreafico Francesco & F.lli, leader del settore ortofrutticolo da oltre 65 anni, annuncia la pubblicazione del suo terzo Bilancio di sostenibilità.
Redatto in continuità con gli anni scorsi, riflette un anno di importanti traguardi e progressi concreti. Tra le principali novità introdotte per rafforzare ulteriormente la governance della sostenibilità, Spreafico ha istituito una nuova funzione aziendale a diretto riporto dell’Amministratore Delegato con delega ESG, affidandola a una Sustainability Manager. Questa nuova figura ha il compito di coordinare la rendicontazione e le iniziative ESG, promuovere la cultura della sostenibilità e rappresentare il punto di riferimento in materia ESG per tutti gli stakeholder, garantendo l’attuazione di una strategia di sostenibilità integrata e coerente con gli obiettivi a lungo termine dell’azienda.
Un importante riconoscimento per l’approccio adottato dall’azienda in termini di sostenibilità, è arrivato con l’inserimento di Spreafico tra le prime 55 aziende del Future Respect Index 2024, come unica azienda del settore ortofrutta. Un traguardo che attesta l’efficacia delle politiche di sostenibilità introdotte e che ha premiato la trasparenza e l’esaustività del Bilancio di sostenibilità dello scorso anno. Inoltre, alla fine dell’anno fiscale 2024 l’azienda, insieme al partner Rete Clima - ente tecnico e realtà leader in Italia nello sviluppo di progetti ESG per le aziende - ha avviato il progetto di calcolo della Carbon Footprint di organizzazione, finalizzato a misurare in tonnellate di CO2 equivalente le emissioni di gas serra dovute alle attività di business con l’obiettivo di ridurre la propria impronta ambientale.
I pilastri fondamentali sono natura, futuro e persone.
Per quanto riguarda la prima l’azienda ha compiuto significativi passi avanti per ridurre l’impatto ambientale delle proprie azioni. Tra i progetti più ambiziosi vi è l’installazione, entro il 2026, di impianti solari e fotovoltaici nelle sedi di Dolzago e Fiano Romano, che permetteranno di generare energia rinnovabile per sostenere le attività aziendali. Inoltre, sono stati effettuati interventi di efficientamento energetico presso lo stabilimento di Dolzago, contribuendo a una significativa riduzione dei consumi.
Il 100% dei rifiuti organici è stato destinato alla biodigestione o al recupero. Questo approccio consente di trasformare i rifiuti in risorse, riducendo l’impatto ambientale complessivo.
Per il futuro l’impegno verso l’innovazione si riflette anche nelle scelte legate al packaging e alla ricerca varietale. L’azienda ha, infatti, introdotto nuovi imballaggi monomateriale in carta e cartone per i prodotti a marchio, sostituendo gli alveoli in plastica con soluzioni in carta. Queste azioni hanno consentito di ridurre del 60% l’uso di plastica nel confezionamento nel triennio 2022-2024.
Parallelamente, l’azienda ha continuato a investire in ricerca varietale per offrire prodotti innovativi che rispondano alle esigenze del mercato.
Infine il benessere e la crescita delle persone. Nel 2024, le ore di formazione per i collaboratori sono aumentate del 30% rispetto all’anno precedente, anche grazie all’introduzione di Linfa, una piattaforma di e-learning che consente di accedere a corsi e risorse personalizzate.
Per migliorare ulteriormente le pratiche aziendali, l’azienda ha implementato nuove procedure per l’acquisto di merci e servizi, oltre a sistemi avanzati per il monitoraggio dei fornitori. Tra le iniziative rivolte ai consumatori, il “Progetto Avocado”, invece, realizzato in collaborazione con alcune catene della grande distribuzione organizzata, ha promosso la consapevolezza sulle proprietà benefiche di questo frutto, valorizzandone il consumo responsabile.
L’azienda sta lavorando con impegno per raggiungere gli obiettivi delineati nel piano strategico di sostenibilità, integrato a quello di business, con un orizzonte temporale al 2027. Tra le priorità figura anche l’adeguamento alla nuova direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive). Attraverso un processo di analisi della doppia rilevanza, l’azienda ha anticipato volontariamente l’esercizio di identificazione dei temi rilevanti, predisponendosi alla rendicontazione secondo i nuovi standard europei ESRS (European Sustainability Reporting Standards).
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