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Nespresso torna in Piemonte con "Le città che respirano"

Nespresso torna in Piemonte con "Le città che respirano"

Nespresso torna in Piemonte con "Le città che respirano"

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redazione

Nespresso torna in Piemonte, questa volta lungo le rive del Po, con un intervento di forestazione realizzato grazie al progetto “Le città che respirano”, per la messa a dimora di piante e alberi tipici delle aree fluviali, che contribuiscono a regolare il ciclo dell'acqua e ridurre il rischio di alluvioni.

Dopo l’intervento di rigenerazione ambientale realizzato a Torino, nel quartiere Villaretto, con oltre 1.000 nuove piante e la creazione di un nuovo bosco urbano, il progetto “Le città che respirano” arriva nel territorio del comune di Valenza, in provincia di Alessandria, nel Parco Naturale del Po Piemontese, parte delle aree protette del Po Piemontese, che si estendono per una superficie di 14.035 ettari e racchiudono un patrimonio naturale, ecosistemico e paesaggistico di straordinario valore alimentato dall’attraversamento del fiume Po.  

 

Si tratta di un intervento di forestazione che consente di incrementare la copertura arborea di 10.000 mq complessivi, suddivisi in tre aree contigue situate nel Bosco Musolino, in una zona lungo il fiume Po riconosciuta come sito di importanza comunitaria. In particolare, l'area d'intervento si trova nella fascia di esondazione del Po, una zona soggetta a fenomeni di piena che, in media, provocano un innalzamento delle acque di circa un metro. In questo contesto, il progetto assume un importante valore, poiché il bosco agisce come una barriera naturale capace di attenuare gli effetti delle inondazioni: la vegetazione, infatti, aiuta a rallentare il deflusso delle acque, riducendo l'impatto delle piene e limitando i danni alle aree circostanti.

Le azioni per il futuro

I principali benefici oggetto di interventi di riforestazione in Italia sono stati oggetto anche di una sezione specifica nell’ambito del 1° Osservatorio partecipativo su economia circolare, impatto sulle comunità locali e territori” realizzato a fine 2024 da Nespresso in collaborazione con l’Istituto di ricerca Swg.  Un progetto nato per dare ascolto e rispondere concretamente alle evidenze emerse come le più urgenti e sentite da parte degli italiani in ambito di sostenibilità ambientale e circolarità, ma anche sociale e di legame con le comunità, indagando le aspettative verso le aziende che operano sul territorio. Grazie all’ascolto delle opinioni di oltre 1.500 intervistati, e con il supporto di Legambiente e AzzeroCO2, Nespresso ha selezionato le azioni su cui concentrarsi nei prossimi anni, tra quelle percepite come prioritarie. Tra queste, la piantumazione lungo gli argini dei fiumi è emersa come una priorità per il 45% dei rispondenti, un’esigenza che riflette la crescente preoccupazione per le esondazioni, sempre più frequenti e violente, che interessano il nostro Paese. Saranno inoltre proprio i riscontri forniti dalle comunità a guidare l’evoluzione del progetto “Le città che respirano”, con uno specifico focus su temi urgenti, tra i quali la creazione e ripristino di aree verdi nelle città (44%) e la tutela di fondali e habitat marini (indicata da un intervistato su tre).

Il progetto nel Bosco Musolino, nello specifico, vede la messa a dimora di 1.000 piante tra specie arboree e arbustive, tra cui l'acero campestre, l'olmo, la farnia e il cerro, selezionate per le loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche della zona fluviale e per il loro significativo contributo ecologico all'ambiente lungo le rive del Po. Con l’obiettivo di intervenire concretamente sullo stato di salute dell’ambiente a tutela della biodiversità, l’intervento vedrà anche l’installazione di 15 bee hotel. L’installazione dei Bee Hotel rientra nella campagna “Save The Queen” di Legambiente, che Nespresso ha deciso di supportare intraprendendo un percorso biennale che vedrà l’installazione di altri Bee Hotel durante futuri interventi nell’ambito del progetto “Le città che respirano”.

«Con l’intervento di forestazione del Bosco Musolino, proseguiamo il nostro impegno per la tutela del patrimonio ambientale italiano, con azioni concrete volte a rafforzare la resilienza del territorio e la biodiversità – ha dichiarato Silvia Totaro, sustainability & she manager di Nespresso Italiana –. Ma non solo, perché la volontà di questo intervento nasce dall’ascolto delle comunità possibile grazie al 1° Osservatorio Partecipativo Nespresso che, dallo scorso novembre, ci restituisce situazioni e azioni che gli italiani sentono come prioritarie nei loro territori e sulla quali le aziende possono intervenire con un impatto positivo. L’Intervento ripariale di oggi è il primo esempio di questo modello, che ci guiderà nei prossimi anni nella scelta delle attività e degli investimenti, a vantaggio delle persone e del territorio, investimenti che hanno superato ad oggi i 10 milioni di euro in progetti di sostenibilità ambientale e sociale e che vogliamo continuare a far crescere».

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