Scalo Milano Outlet & More, il colossale complesso da 150 negozi e circa 35.000 mq ubicato a poco più di 15 minuti dal centro storico del capoluogo meneghino, lancia un piano, di ampliamento e miglioramento, molto coraggioso e avanguardista.

Il ‘Future vision plan’, questo il nome, prevede l’aggiunta di un multipiano di 20.000 mq con ulteriori 800 posti auto, accreditati dalla prima certificazione Parksmart nazionale: rilasciata dall’omonima organizzazione internazionale, di origine statunitense, essa copre, come indica il nome, le strutture di parcheggio di oggi, ma soprattutto di domani, sempre più tecnologiche.

Entro il 2023 saranno inaugurati circa 45 negozi, che daranno lavoro a 300 persone, in aggiunta alle 1.200 di oggi.

Al progetto si somma una nuova piazza sopraelevata, dove troverà spazio sia la ristorazione di alto livello, sia una serie, ulteriore, di marchi premium della moda. Il tutto collegato, tramite passerella, all’attuale parcheggio multipiano.

In seguito verranno inseriti altri 1.500 mq di uffici per il coworking, ancora poco diffuso negli shopping center, ma certamente importante per i futuri sviluppi.

Ci saranno poi, oltre ai servizi classici – shopping e ristorazione -, un asilo nido, ulteriori strutture Esselunga locker (la prima è sbarcata in agosto 2020), colonnine per auto elettriche, nuove connessioni viarie con il centro città.

Commenta Davide Lardera, amministratore delegato del colosso distributivo: “Nonostante la situazione contingente, che ci auspichiamo possa risolversi entro la fine del 2021, non ci siamo persi d’animo e con il sostegno e la visione del nostro azionista di riferimento (Gruppo Lonati, ndr.) vediamo premiata una strategia di innovazione e a beneficio dei nostri tenant. La nostra è una realtà giovane, ma abbiamo le idee chiare: siamo partiti con il piano quinquennale Future Vision, per trasformare Scalo Milano in una smart city al servizio del territorio attraverso il digitale, la multifunzionalità e la prossimità con la grande Milano”.

Da ricordare che il complesso non ha registrato difficoltà, come è avvenuto in altri contesti europei, con i propri tenant (vedi box), ma ha applicato - da aprile 2020 a giugno 2021 - un canone di locazione proporzionato al volume d’affari. L’intervento, pure in presenza dei blocchi festivi, gravissimi per gli outlet, e del fermo periodico degli spostamenti, ha migliorato i flussi di cassa dei partner, consolidato il rapporto commerciale e consentito di non avere contenziosi.