Policentro reinventa il mercato coperto con Officine S
Policentro reinventa il mercato coperto con Officine S
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Officine S, questo il nome di nuovo format polifunzionale localizzato a Nord-Ovest di Torino - in Corso Mortara, sulla cosiddetta ‘Spina 3’ -, che ha l'obiettivo di diventare, in un’area senza un vero centro di aggregazione, una piazza destinata a tutti e di forte impatto sul territorio.
Il format, con 12.600 mq di superficie commerciale e oltre 1.000 posti auto, è concepito per valorizzare l'eccellenza dei prodotti gastronomici - dalla lavorazione della materia prima al consumo – e, nello stesso tempo, per assicurare un’ampia gamma di servizi.
Il progetto, a partire dal concept fino al piano di restyling della struttura, al nome e al marchio, è stato affidato a Laurenzi Consulting di Roma, società di consulenza specializzata nel food & beverage, mentre lo sviluppo ‘chiavi in mano’ è svolto da Gruppo Policentro: fondato e presieduto da Lino Iemi, Policentro è attivo da oltre 40 anni, in Italia e all'estero, nel mercato della promozione e della creazione di centri commerciali e centri polifunzionali.
Lo spazio ha un focus su un bacino di 340.000 residenti stimati nei 10 minuti di percorrenza. Spiega Massimo Teppa, direttore generale di Policentro: “Vogliamo reinventare il mercato coperto, ispirandoci alle food hall delle grandi città europee. La gamma di offerta può accontentare tutti, andando dal discount, al supermercato, fino alla bottega alimentare specializzata, come la macelleria”.
“L’inaugurazione è prevista - continua il top manager - nella primavera del 2019, nel cuore delle ex Officine Savigliano, storico edificio della Torino industriale, che un tempo ospitava la produzione e manutenzione di materiale ferroviario e di strutture in carpenteria metallica. Nell’autunno del 2019 la food hall si affaccerà su un’ulteriore, quanto importantissima, operazione urbanistica, che prevede la sistemazione a parco urbano di ben 1 milione di metri quadrati”.
A seguito di un primo intervento di riqualificazione, nel 2009, all’interno della struttura hanno trovato posto una galleria commerciale al piano terra, oltre a un centro direzionale, che ospita varie aziende e diverse tipologie di loft, disposti su due piani. Questo insieme, recentemente acquisito dalla società-veicolo Immobiliare Savigliano di Agrate Brianza, ospita oggi due importanti ancore alimentari, un supermercato ‘Il Gigante’ e un discount Lidl, posizionati alle due estremità di una galleria lunga circa 300 metri dove si prevedono una quarantina di nuovi spazi commerciali, che a loro volta formeranno, come detto, un'agorà della cultura del cibo, caratterizzata da un'ampia proposta food & beverage con ristoranti, bar, chioschi di street food, botteghe, ma anche una piattaforma di servizi e divertimento, basati su due concetti guida: la cura della persona e della salute.
Aggiunge Teppa: “Ci saranno molte attività, dal parrucchiere al centro prelievi, dalla clinica dentistica alla parafarmacia, come in una vera piazza del quartiere, dove ci si reca anche per bisogni di prossimità. Uno dei pregi di questo format è che si può adattare alle molte realtà urbane dove sono in atto piani di riqualificazione e dove si desidera creare un polo di aggregazione. E certo, in Italia, non mancano le ex aree industriali che meritano una seconda occasione”.
I visitatori potranno frequentare tutti i giorni Officine S, anche solo per fruire degli spazi pubblici, rilassarsi e giocare nelle zone ludiche e di svago interne ed esterne, animate da un articolato calendario di eventi e animazione.
Inoltre, la mobilità verrà potenziata con la prossima apertura della nuova stazione sotterranea Dora che, una volta inserita nel Sistema ferroviario metropolitano (SFM), costituirà una vera e propria linea metropolitana urbana in grado di attraversare, da nord a sud, la città in soli 15 minuti, in collegamento con i principali snodi della rete di trasporto pubblico e di interscambio con il sistema di treni extraurbano e con l'aeroporto di Torino Caselle.
Importante, infine, la ricaduta in termini di occupazione: il progetto darà lavoro, a regime, a circa 370 addetti diretti – 250 i nuovi posti creati -, con un impatto economico molto positivo sul sistema locale e sull'indotto.
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