Centri commerciali: la frequenza è già all'80%
Centri commerciali: la frequenza è già all'80%
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Sono incoraggianti i primi segnali sulla frequentazione dei centri commerciali nel post lockdown.
Fra gli operatori la prima a fare il punto, il 21 maggio, è stata Igd: il suo perimetro nazionale - 25 tra ipermercati e supermercati, 27 tra gallerie commerciali e retail park - nei 3 giorni inziali, fra lunedì 18 e mercoledì 20, è stato frequentato dall’80% dei visitatori, rispetto allo stesso periodo del 2019.
Molto simili le notizie che arrivano da Eurocommercial Properties, riferite al totale rete: Italia (8 proprietà), Francia (10), Belgio (1) e Svezia (8),
“Sebbene sia ancora troppo presto per valutare le conseguenze della pandemia e manchino ancora dati completi, è già evidente che i fatturati stanno superando le affluenze, a conferma che i visitatori hanno una forte determinazione a fare acquisti – si legge in una nota -. In Francia (esclusi i due centri cittadini Passage du Havre e Les Grands Hommes) e in Belgio, dove la maggior parte dei negozi ha riaperto l'11 maggio, le affluenze delle prime due settimane hanno registrato un calo del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il retail park di Chasse Sud (nel dipartimento dell’Isère, a Sud Est del Paese, ndr.) ha addirittura fatto segnare una crescita di affluenze del 10% per cento”.
In Italia, dove la maggior parte dei negozi ha riaperto il 18 maggio, i dati della frequenza, nei primi giorni feriali post lockdown, si sono dimostrati molto positivi, registrando un calo del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (esclusi I Gigli di Campi Bisenzio e Cremona Po, condizionati dalle restrizioni di movimento tra regioni, la cui revoca è prevista per il 3 giugno).
Eurocommercial aggiunge che i colloqui preliminari con gli operatori confermano un buon andamento delle vendite e uno scontrino sopra la media.
Interessante, anche perché atipico, il panorama della Svezia, dove i grandi insediamenti sono stati risparmiati dalla serrata. “Inizialmente le affluenze hanno subito un calo di circa il 30% a seguito dell'introduzione, il 12 marzo, delle restrizioni agli assembramenti – osserva Eurocommercial -. Da allora il dato è costantemente migliorato, fino a un calo del 15% nelle ultime due settimane. Anche le vendite al dettaglio stanno migliorando e, sebbene il fatturato omogeneo del mese di aprile sia sceso del 14%, le vendite degli ipermercati di nostra proprietà sono aumentate di oltre il 6 per cento. I negozi hanno subito un decremento del 23%, ma le categorie beni per la casa, elettronica, libri e giocattoli hanno mantenuto livelli normali”.
L'unico parco commerciale Eurocommercial, situato fuori Sodertalje (contea di Stoccolma), ad aprile ha incrementato il fatturato del 14%, con una domanda particolarmente forte su bricolage, elettronica, giardinaggio e prodotti discount.
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