di Luca Salomone

Terzo battesimo, la scorsa settimana, per la Galleria Alberto Sordi di Roma, restituita alla città, in chiave nuova, dopo circa un anno di lavori, un breve periodo per un sito da ‘maneggiare con cura’, rispettandone l’eredità storica ed estetica.

Un secolo di storia italiana

Il complesso urbanistico liberty, che è oggi uno degli asset principali di fondo Megas - gestito da Prelios, con Fondazione Enasarco come quotista unico – si trova nel cuore della Capitale, a metà di Via del Corso, e di fronte a Palazzo Chigi, Montecitorio e Piazza Colonna.

Il suo nome iniziale era, proprio, Galleria Colonna, mentre la nuova toponomastica è stata adottata nel 2009, in omaggio al grandissimo attore italiano, deceduto nel 2003.

Nata nel periodo di Roma Capitale e progettata dall’architetto Dario Carbone, la galleria fu inaugurata originariamente a ottobre 1922, ma ultimata vent’anni dopo, già in chiave di corpo multifunzionale per commerci e uffici.

Nel 2003, la realizzazione, di circa 10 mila mq, è stata oggetto di un primo e complesso lavoro di restauro, che ha condotto a una struttura moderna e, allo stesso tempo, riguardosa del valore storico.

I lavori recenti, guidati da L22 Retail, hanno toccato moltissimi aspetti. Per la parte commerciale si è optato per l’accorpamento e la valorizzazione degli spazi, che da 27 sono diventati 15, con la rimodulazione degli impianti e dei lay-out e la posa di tutte le opere necessarie ad assicurare i doverosi collegamenti all’interno delle unità distributive.

I punti vendita, di metrature molto variabili (dal negozio, alla media superficie), si sviluppano sui quattro livelli della galleria, dall’interrato al primo piano.

Fra raddoppi e nuovi ingressi

Il rinnovamento della parte distributiva poterà a un volume di affari di più di 100 milioni di euro, circa il doppio della somma precedente, mentre l’occupazione dovrebbe creare un indotto, diretto, di circa 200 persone e, indiretto, di 600 addetti.

New entries. Nei prossimi mesi arriveranno Hamleys, che piazza così il suo secondo megastore in Italia, dopo quello - aperto a settembre 2023 - a Milano Corso Vittorio Emanuele, e, come da copione, il secondo Uniqlo nazionale (il giapponese è finora attivo nel solo capoluogo meneghino, nella centralissima Piazza Cordusio).

Ci saranno, fra gli altri, Iginio Massari, che con la sua alta pasticceria ha 5 presenze sul territorio nazionale (Brescia, Milano, Torino, Verona e Firenze), Mondadori bookstore, le calzature brasiliane di Havaianas e, nel food and beverage, un Ristorante Stendhal (da 35 anni a Milano Brera), Antica Focacceria San Francesco (10 location nelle maggiori città della Penisola) e Rossopomodoro, la più grande catena di pizzerie napoletane nel mondo, con oltre 110 indirizzi.

Da ricordare che Gruppo Prelios non è, necessariamente, sinonimo di Milano: a Roma, infatti, gestisce immobili per oltre 1,5 miliardi euro e ha investito, negli ultimi anni, più di 200 milioni di euro in area capitolina.