Il tè è la bevanda più diffusa nel mondo ed è seconda solo all'acqua con cui si prepara. Il 3% (circa 12.000 tonnellate) di tutte le tazze di tè bevute al mondo proviene da piantagioni Fairtrade situate in India, Sri Lanka ed Africa Orientale dove il tè rappresenta un importante bene di esportazione e di scambio con l'estero.

Ma il consumo di tè Fairtrade è destinato ad aumentare e con esso i benefici per i produttori del Sud del Mondo (rispetto dei lavoratori, dell’ambiente, prezzo equo e margine aggiuntivo da destinare a progetti di sviluppo delle comunità). Sempre più aziende, infatti, scelgono di sviluppare delle referenze Fairtrade.

Tra queste Pompadour Tè, storica azienda produttrice di tè in bustine, ha recentemente presentato i suoi nuovissimi tè certificati Fairtrade. Si tratta di Gold tea, tè nero dal gusto intenso e corposo, e Sir Winston tè verde, più delicato e aromatico, e proveniente da agricoltura biologica.
Il Gold tea è disponibile, tra gli altri, nei supermercati Carrefour, Billa, Iper Montebello, Il Gigante, Despar, Pam, Alì, Conad, Isa, Migross, Crai, Selex, Sigma, Coop, Maxì, Qualì, Superemme, Orvea, Cadoro, Lando, Martinelli, Sisa, Tosano.

Sir Winston tè verde è invece disponibile, tra gli altri, presso Despar, Coop, Lando, Tosano, Iper Montebello, Selex, Conad, Crai, Sigma, Isa, Maxì, Qualì, Superemme.
Si trovano inoltre nei “Negozi Vetrina” di Pompadour a Bari, Cagliari, Cuneo, Ferrara, Genova, Gubbio (PG), Mestre (Ve), Milano, Nuoro, Padova, Parma, Ravenna, Spello (PG), Viterbo.
Tra i produttori del Sud del Mondo che coltivano il tè Pompadour certificato Fairtrade segnaliamo Ambootia, una piantagione indiana che coniuga la produzione di tè di qualità a una realtà ecologica, socialmente responsabile e autonoma caratterizzata dal rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Il tè di Ambootia cresce nella regione del Darjeeling, Bengala Occidentale dalla quale provengono i più pregiati tè indiani e dove la tradizione è antica e raffinata. La piantagione è situata a 1.500 metri di quota sulle pendici dell’Himalaya: 1.000 ettari totali, dei quali 350 a tè e gli altri coperti di campi, boschi, prati.