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Mareblu presenta il tonno pescato a canna 100% sostenibile

Mareblu presenta il tonno pescato a canna 100% sostenibile
Mareblu presenta il tonno pescato a canna 100% sostenibile

Mareblu presenta il tonno pescato a canna 100% sostenibile

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Fabio Massi
Mareblu, terzo marchio ittico sul mercato italiano e parte del Gruppo MWBrands, da oggi arricchisce la propria offerta, con il tonno pescato esclusivamente con il tradizionale metodo a canna (tecnica Pole&Line), che consente di catturare individualmente ciascun tonno, eliminando i danni derivanti dalla pesca accidentale di altre specie.

Da novembre in vendita in tutti i negozi Esselunga, il nuovo prodotto sarà in distribuzione a partire dal nuovo anno presso altre importanti catene della GDO. Si rafforza in questo modo la collaborazione di Mareblu con la catena di Bernardo Caprotti da sempre attenta alla tutela dell’ambiente, la prima in Italia ad avere accolto con favore la possibilità di inserire a scaffale un prodotto al 100% sostenibile.

La nuova certificazione “pescato a canna” (che si affianca a quella “Dolphin Safe” presente su tutte le confezioni di tonno è frutto dell’iter avviato dall’azienda nell’ambito della responsabilità sociale di impresa, che vede nella tutela del consumatore e dell’ecosistema marino i due cardini fondanti del proprio impegno.

Il tonno “pescato a canna” da oggi rappresenta, infatti, un’ulteriore fase di avanzamento nel piano della sostenibilità intrapreso da Mareblu, percorso nel quale dal 2012 è affiancata da Legambiente. Entro la fine del 2016 l’azienda si impegna a commercializzare il 100% dei propri prodotti con materia prima ottenuta con i metodi di pesca Pole&Line e reti a circuizione senza uso di FADS su banchi liberi (free school).

 Inoltre, a partire dal 2013, l’approvvigionamento avverrà in via preferenziale da navi che siano monitorate dalla presenza costante di Osservatori qualificati a bordo e che trattengano il 100% delle catture accessorie a bordo, in modo da poterne misurare il quantitativo e verificarne la composizione. Un ulteriore impegno sulle catture accessorie prevede una quota massima pari al 5% nel 2013, e pari al 3% nel 2014.
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