Chi aveva vaticinato l’inizio della crisi, per Wal Mart, dovrà ricredersi. Certo, il suo modello fondato sul motto “Always low prices”, qualche attrito nei rapporti con i lavoratori americani (e non solo) l’ha creato e continua a crearlo. Ed è altrettanto vero che le recenti fuoruscite dal mercato sudcoreano, e soprattutto da quello tedesco, avevano lasciato perplessi gli analisti sulle reali strategie espansionistiche all’estero del retailer americano.

A sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sono però giunte le notizie delle scorse settimane. Dapprima con un programma che prevede un consistente rafforzamento della presenza di punti vendita Wal Mart in Cina. Poi con una serie di importanti iniziative di sostenibilità e di attività a favore dell’ambiente. Ora arriva la notizia dello sviluppo in Uk.

E’ infatti di pochi giorni fa l'annuncio di Wal Mart, dal proprio quartiere generale di Betonville, nell’Arkansas, dei propri piani di espansione nel mercato britannico: 18 nuovi megastores e l'assunzione di 8.000 lavoratori nell’arco dei prossimi dodici mesi. Il gruppo, opererà nel Regno Unito sempre tramite la controllata Asda, catena acquisita nel 1999.

Ma la cosa non finisce qui. Saranno apportate anche migliorie ai 15 punti vendita gia' esistenti, ampliando la gamma di prodotti distribuiti. Nei prossimi giorni sara' infine inaugurato il nuovo negozio del gruppo, denominato "Living Store" a Belfast (Irlanda del Nord).

Le cose, peraltro, non sembrano andare affatto male in termini di risultati di vendita per il gigante Usa. Il gruppo Wal Mart ha diramato nei giorni scorsi i dati dell'ultimo trimestre 2006, che vedono un fatturato di 3,9 miliardi di dollari, in crescita del 9,8 %. Un aumento dei ricavi, nonostante i suoi “prezzi bassi, sempre”, da attribuire secondo gli esperti in larga parte alla ristrutturazione dei costi recentemente attuata e alle attività internazionali del gruppo.

Wal-Mart, che non è soltanto il più importante retailer al mondo ma è anche la più grande azienda del pianeta, può contare su un milione e 800 mila dipendenti che lavorano in 6.700 punti vendita sparsi in 14 paesi. Il suo fatturato supera i 250 miliardi di dollari. Ogni settimana 175 milioni di persone entrano in uno dei suoi centri commerciali per fare almeno un acquisto. Numeri che fanno impressione. E che, a quanto pare, continuano a crescere.