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Sib lancia la sfida “Insieme per riuscire”
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Sib lancia la sfida “Insieme per riuscire”
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Un incontro con i propri fornitori per discutere e confrontarsi sui temi della collaborazione, della partnership e delle opportunità di sviluppo comune nel settore del bricolage. Con questo obiettivo si riuniscono stamane al Crowne Plaza di San Donato Milanese (Mi) i vertici di Sib - Società Italiana Bricolage SpA (cui fanno capo le insegne Leroy Merlin e Bricocenter) e i rappresentanti delle principali aziende produttrici che operano nel mercato di riferimento.
L’assunto di partenza del dibattito organizzato dal management del gruppo leader in Italia nel comparto del fai da te, ben sintetizzato nello slogan “Insieme per riuscire”, è semplice e ambizioso allo stesso tempo.
Il settore italiano del bricolage - pur con tutte le difficoltà del momento - gode di buona salute e, soprattutto, mostra ancora interessanti margini di crescita. Al pari di quanto è già avvenuto nel mondo del food, tuttavia, anche nel bricolage il consumatore si è evoluto, diventando via via più esigente.
La capacità di fare fronte, in modo rapido ed efficace, alle mutate richieste della domanda, migliorando i propri standard in termini di efficienza distributiva e di qualità del servizio fornito, rappresenta dunque sempre di più un fattore critico di successo.
Secondo alcune ricerche condotte da Sib sulla propria clientela, in particolare, i “desiderata” dei consumatori di prodotti di bricolage si concentrano soprattutto su tre aree: una maggiore presenza e disponibilità degli articoli all’interno dei punti vendita nei momenti di picco stagionale (agosto e Natale), richieste dal 17% dei clienti unitamente a una “maggior flessibilità degli orari d’apertura”; una maggiore “velocità e affidabilità nel processo d’acquisto” (code in cassa, assistenza dei venditori), “reclamata” dal 13%; informazioni tecniche e di montaggio in italiano, chiare e con un linguaggio comprensibile (auspicate dal 22,5%).
Sib, dal canto suo, si sta impegnando intensamente sui diversi fronti per ottimizzare i propri standard logistici e migliorare, a più livelli, la qualità del servizio offerto dalle divisioni Leroy Merlin e Bricocenter. Per farlo nel modo più efficace possibile, tuttavia, ha necessariamente bisogno della collaborazione dei produttori.
Bastano pochi numeri per dimostrare che «molto può essere fatto ancora dall’industria». Sul piano degli approvvigionamenti, per esempio, risulta che solo il 30% dei fornitori di Sib garantisce l’arrivo regolare dei prodotti durante il mese di agosto, con tutto ciò che questo comporta in termini di rischi di rotture di stock, aumento dei costi logistici, finanziari e di gestione dei punti vendita.
La presenza e l’affidabilità dei codici a barre sui prodotti è un’altra fonte di produttività che può essere sensibilmente migliorata. Attualmente, infatti, il 28% dei prodotti riforniti alle catene Leroy Merlin e Bricocenter è ricevuto senza codice a barre. Non solo. Nel 2005 i codici “difformi” sono aumentati del 34%, quelli illeggibili dell’85%. Molti dei prodotti messi in vendita nei magazzini del Gruppo, infine, hanno informazioni tecniche e istruzioni di montaggio poco chiare e comprensibili.
L’invito a una collaborazione più stretta con i fornitori - “insieme per riuscire” - lanciato da Sib passa anche dalla volontà di rendere più affidabili e veloci gli scambi d’informazione con le aziende produttrici, sfruttando al massimo tutte le tecnologie disponibili. L’obiettivo, è stato sottolineato, è «l’integrazione gestionale di tutta la filiera fornitore-cliente, per ottenere migliori sinergie logistiche, condividendo i fabbisogni di entrambe le parti attraverso l’anticipazione e la pianificazione, riducendo le scorte e gli stock-out sull’intera catena, ottimizzando il prezzo-costo globale di approvvigionamento delle merci».
«Vogliamo essere un’azienda che crea e sviluppa il mercato – hanno dichiarato Luca Freddi e Amedeo Vinciguerra, rispettivamente direttore marketing e acquisti di Leroy Merlin e direttore acquisti di Bricocenter -. Possiamo, e dobbiamo, farlo insieme, produttori e distributori».
L’assunto di partenza del dibattito organizzato dal management del gruppo leader in Italia nel comparto del fai da te, ben sintetizzato nello slogan “Insieme per riuscire”, è semplice e ambizioso allo stesso tempo.
Il settore italiano del bricolage - pur con tutte le difficoltà del momento - gode di buona salute e, soprattutto, mostra ancora interessanti margini di crescita. Al pari di quanto è già avvenuto nel mondo del food, tuttavia, anche nel bricolage il consumatore si è evoluto, diventando via via più esigente.
La capacità di fare fronte, in modo rapido ed efficace, alle mutate richieste della domanda, migliorando i propri standard in termini di efficienza distributiva e di qualità del servizio fornito, rappresenta dunque sempre di più un fattore critico di successo.
Secondo alcune ricerche condotte da Sib sulla propria clientela, in particolare, i “desiderata” dei consumatori di prodotti di bricolage si concentrano soprattutto su tre aree: una maggiore presenza e disponibilità degli articoli all’interno dei punti vendita nei momenti di picco stagionale (agosto e Natale), richieste dal 17% dei clienti unitamente a una “maggior flessibilità degli orari d’apertura”; una maggiore “velocità e affidabilità nel processo d’acquisto” (code in cassa, assistenza dei venditori), “reclamata” dal 13%; informazioni tecniche e di montaggio in italiano, chiare e con un linguaggio comprensibile (auspicate dal 22,5%).
Sib, dal canto suo, si sta impegnando intensamente sui diversi fronti per ottimizzare i propri standard logistici e migliorare, a più livelli, la qualità del servizio offerto dalle divisioni Leroy Merlin e Bricocenter. Per farlo nel modo più efficace possibile, tuttavia, ha necessariamente bisogno della collaborazione dei produttori.
Bastano pochi numeri per dimostrare che «molto può essere fatto ancora dall’industria». Sul piano degli approvvigionamenti, per esempio, risulta che solo il 30% dei fornitori di Sib garantisce l’arrivo regolare dei prodotti durante il mese di agosto, con tutto ciò che questo comporta in termini di rischi di rotture di stock, aumento dei costi logistici, finanziari e di gestione dei punti vendita.
La presenza e l’affidabilità dei codici a barre sui prodotti è un’altra fonte di produttività che può essere sensibilmente migliorata. Attualmente, infatti, il 28% dei prodotti riforniti alle catene Leroy Merlin e Bricocenter è ricevuto senza codice a barre. Non solo. Nel 2005 i codici “difformi” sono aumentati del 34%, quelli illeggibili dell’85%. Molti dei prodotti messi in vendita nei magazzini del Gruppo, infine, hanno informazioni tecniche e istruzioni di montaggio poco chiare e comprensibili.
L’invito a una collaborazione più stretta con i fornitori - “insieme per riuscire” - lanciato da Sib passa anche dalla volontà di rendere più affidabili e veloci gli scambi d’informazione con le aziende produttrici, sfruttando al massimo tutte le tecnologie disponibili. L’obiettivo, è stato sottolineato, è «l’integrazione gestionale di tutta la filiera fornitore-cliente, per ottenere migliori sinergie logistiche, condividendo i fabbisogni di entrambe le parti attraverso l’anticipazione e la pianificazione, riducendo le scorte e gli stock-out sull’intera catena, ottimizzando il prezzo-costo globale di approvvigionamento delle merci».
«Vogliamo essere un’azienda che crea e sviluppa il mercato – hanno dichiarato Luca Freddi e Amedeo Vinciguerra, rispettivamente direttore marketing e acquisti di Leroy Merlin e direttore acquisti di Bricocenter -. Possiamo, e dobbiamo, farlo insieme, produttori e distributori».
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