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Da Macfrut spunti per un maggior consumo di ortofrutta

Da Macfrut spunti per un maggior consumo di ortofrutta
Da Macfrut spunti per un maggior consumo di ortofrutta

Da Macfrut spunti per un maggior consumo di ortofrutta

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Redazione
La 23a edizione di Macfrut chiude in positivo: tutto esaurito per gli stand espositivi (nei 30mila mq 700 imprese di cui il 20% straniere, ovvero +3% rispetto al 2005), 25 mila visitatori di cui 6. 00 stranieri da 70 Paesi, nei tre giorni (da giovedì 4 a sabato 6 maggio). I visitatori erano quasi tutti operatori e addetti ai lavori, di tutti i vari momenti della filiera (fra gli altri, si sono visti i responsabili acquisti di Carrefour, Conadnorditalia, Lidl).

L’ortofrutticoltura in Italia, è emerso dai dati resi noti in occasione della manifestazione romagnola, vuol dire una produzione lorda vendibile di 11,2 miliardi di euro (-4,2% sugli 11,7 del 2004) e un fatturato complessivo di 22 miliardi di euro (-2,2% sul 2004), effetto anche della riduzione dei volumi produttivi del -3,8% che porta il totale a 24.590.000 tonnellate, composte da frutta 5,1 milioni di tonnellate (-1,9%), ortaggi 16,2 (-1,2%) e agrumi 3,1 milioni di tonnellate (-4,9% sul 2004).

Macfrut da anni ha assunto anche il ruolo di mettere in rete conoscenze scientifiche, risultati della ricerca e novità di prodotto e di attrezzature. Un ruolo mantenuto anche quest’anno con una trentina di convegni, incontri, presentazioni, workshop. Si è parlato così di rintracciabilità. di eccedenze, di riciclaggio del legno di copertura dei rischi per gli investimenti all’estero del post raccolta, della noce, delle pesche e del cavolo broccolo, oltre che di logistica e di Mercati generali.

Spazio è stato dato anche al biologico. E’ infatti un settore che in Europa vale 12 miliardi di Euro (+10% di crescita media) e che rappresenta una ottima opportunità per l’Italia, dove i consumi ristagnano, pur essendo il maggior produttore europeo.

A proposito di consumi ortofrutticoli, a Macfrut sono stati resi noti quelli delle famiglie italiane (verdura ed ortaggi freschi e surgelati) grazie all’Osservatorio di Cesena Fiera redatto da IHA-Gkf. Fra il 2004 e il 2005, c’è un calo del –3,7% in quantità (da 8,2 milioni di tonnellate del 2004 a 7,9 milioni di tonnellate del 2005) e una flessione del -6,5% nella spesa (da 11,9 miliardi di Euro del 2004 a 11,1 del 2005). Però, i primi due mesi del 2006 segnano un aumento negli acquisti del +1,2%. Prosegue la crescita degli ortaggi surgelati: 214.000 tonn. (+2,7% sul 2004) per una spesa di 672 milioni di euro (+1,4% sul 2004).

Sono cambiate del resto le abitudini alimentari degli italiani: 18 milioni di persone mangiano abitualmente fuori casa, i giovani e i ragazzini hanno acquisito che la frutta è importante per l’alimentazione, ma trovano più comodo “sbucciare” pacchetti di patatine e di snack.

«Con l’obbiettivo di stimolare l’incremento dei consumi –sottolinea Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera - ci siamo rivolti alle nuove generazione, ad esempio, portando esperienze come quella delle scuole di Forlì e Cesena e illustrando le esigenze dei giovani: consumare frutta in maniera veloce, senza preoccuparsi di sbucciare o tagliare i frutti».

La frutta deve assomigliare a uno snack e per Scarpellini la vera arma vincente è la frutta da bere. Non a caso c’è un buon incremento del consumo della frutta trasformata. A Mafrut si è parlato molto, anche, di crisi di mercato e di strategie per affrontarle. E’ stato promosso un Manifesto per armonizzare le normative fitosanitarie e le certificazioni, firmato dalle tre principali organizzazioni agricole europee, Areflh (27 regioni ortofrutticole europee), Freshfel (privati) e Cogeca (cooperative).
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