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Consorzio del Parmigiano reggiano, Bertinelli verso il terzo mandato

Consorzio del Parmigiano reggiano, Bertinelli verso il terzo mandato

Consorzio del Parmigiano reggiano, Bertinelli verso il terzo mandato

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Emanuele Scarci

Nicola Bertinelli in pole position per il terzo mandato consecutivo al vertice del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Dalle urne delle assemblee sezionali sono uscite le varie anime delle filiere (allevatori, casari e stagionatori) nonché le componenti sindacali (Coldiretti, Confcooperative, Legacoop, Confagricoltura, Cia e le altre) e i consiglieri eletti sembrano favorire il presidente uscente.  

Un record se martedì 15 aprile il nuovo consiglio di amministrazione ratificherà la nomina di Bertinelli. In agenda anche le designazioni dei vicepresidenti, di cui uno vicario, e i componenti del comitato esecutivo. Il cda rimarrà in carica fino al 2028.

Fra i 28 consiglieri con diritto di voto figura anche Giuseppe Alai (sezione reggiana), presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano fino al 2016: al terzo mandato rassegnò le dimissioni con un anno di anticipo.

L’assemblea generale dei consorziati ha approvato il bilancio consuntivo 2024, archiviato con ricavi per 51 milioni di euro a fronte di costi per 50,87 milioni.

Doppio record

Bertinelli, imprenditore parmigiano, vice presidente nazionale di Coldiretti, può vantare un secondo mandato dove la strategia produttiva e di marketing del Consorzio ha svolto un ruolo rilevante nella crescita record del Parmigiano Reggiano in Italia e all’estero.
Nonostante lo spettro dei dazi americani sul principale mercato estero, ad aprile il prezzo all’ingrosso del re dei formaggi ha raggiunto il massimo storico: le quotazioni della stagionatura 12 mesi hanno segnato sulla piazza di Milano 13 euro/Kg, +22% rispetto a un anno fa. Inoltre l’anno scorso le vendite (sell in) sono aumentate del 9,2% a 148.698 tonnellate, grazie alle performance in Italia, +5,2%, e all’estero, +13,7%. Nel complesso le forme prodotte sono arrivate a 4,08 milioni, +1,6%, a un soffio dal tetto storico di 4,09 milioni del 2021.

Società americana
La scorsa estate il Consorzio ha aperto un ufficio a New York e ha costituito una società negli Usa, il principale mercato estero. Gli unici momenti di difficoltà del Consorzio sono stati nel 2023 quando, in un contesto di inflazione a due cifre e con un picco produttivo di 4,1 milioni di forme, il prezzo all’ingrosso del Parmigiano reggiano subì un calo delle quotazioni del 5%, molto vicino al Grana padano.
Inoltre alcune contrapposizioni nel Cda, con fughe di notizie all’esterno, spinsero il Consorzio ad accordi consensuali per le uscite del direttore dello sviluppo mercati Mauro Turini e del direttore marketing Carlo Mangini.

Gli altri articoli:

L’anno d’oro dei formaggi italiani: export di 5,7 miliardi nel 2024

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