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Tregua al Mise fra Unicoop Tirreno e sindacati in vista del prossimo round

Tregua al Mise fra Unicoop Tirreno e sindacati in vista del prossimo round
Tregua al Mise fra Unicoop Tirreno e sindacati in vista del prossimo round

Tregua al Mise fra Unicoop Tirreno e sindacati in vista del prossimo round

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Fabio Massi

Si è svolto ieri, 18 ottobre, al Mise, l'incontro fra gli esponenti delle istituzioni e i vertici di Unicoop Tirreno, rappresentati dal presidente, Marco Lami e dal direttore generale Piero Canova.

Hanno partecipato anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali delle Regioni Lazio, Umbria, Toscana e di alcuni Comuni del Sud Lazio.

Al termine dell’incontro, che ha avuto come tema la situazione degli 8 punti vendita della Cooperativa dislocati nel Sud del Lazio, i due dirigenti di Unicoop hanno spiegato: “Abbiamo ribadito ciò che è emerso dal Consiglio di amministrazione: gli obiettivi del piano industriale sono inderogabili e devono essere raggiunti con la massima determinazione.

“Nello spirito di collaborazione auspicato dal Mise abbiamo confermato la disponibilità a confrontarci senza pregiudiziali con le organizzazioni sindacali, con lo scopo di trovare le migliori soluzioni che possano consentirci di risolvere le situazioni di difficoltà evidenziate. È stata fissata per lunedì 29 ottobre, nuovamente presso il Mise, la data del primo incontro con i sindacati stessi per un confronto, che dovrà svilupparsi in tempi definiti, indicativamente entro novembre”.

I rappresentanti dei lavoratori, tra i quali Fisascat Cisl, hanno accolto positivamente queste dichiarazioni, che comportano la ripresa del dialogo e la sospensione della cessione dei negozi di Pomezia, Fiuggi, Velletri, Aprilia, Genzano, Colleferro e Frosinone. «Certo valuteremo se ai proclami seguiranno fatti concreti - ha dichiarato il segretario nazionale della categoria commercio, Vincenzo Dell’Orefice -. La salvaguardia dell’attuale perimetro di vendita di Unicoop Tirreno, compresi i punti vendita in questione, dove sono occupati 270 lavoratori, rappresenta un aspetto irrinunciabile e non siamo disponibili a imbarcarci in una fase negoziale, se la cooperativa non chiarirà fin da subito che alla fine nessuno sarà licenziato».

Il sindacalista ha inoltre proposto di «non escludere il ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi per i Pdv connotati da andamenti economici critici, per dare un sollievo immediato in termini di costi di struttura all'impresa e per facilitare il confronto tra le parti. Nell’attuale fase di crisi che Unicoop Tirreno sta attraversando è necessario e urgente procedere con investimenti mirati per favorire un rilancio dei negozi in difficoltà e conseguire in tempi ragionevoli l'obiettivo della relativa sostenibilità commerciale».

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