Visite: 59
Tornare a crescere grazie al largo consumo
Visite: 59
Tornare a crescere grazie al largo consumo
- Information
“Bisogna insistere sulle liberalizzazioni” ha detto Giuseppe Brambilla di Civesio (nella foto), presidente dell’associazione che raccoglie 35mila imprese che producono il 4% della ricchezza nazionale e che non ha nascosto il malumore “per le posizioni di rendita che ancora distinguono molti settori dell’economia, mentre il largo consumo è da anni soggetto a una competizione che non dà tregua". br />
Gli ha dato man forte Tito Boeri, l’autorevole economista che da tempo pungola il sistema con le sue osservazioni: “Troppo scarsa nel nostro Paese l’occupazione femminile, mentre a troppi giovani è negata la possibilità di progettare il futuro privi come sono del minimo di sicurezze necessario per contrarre il mutuo per un’abitazione e mettere al mondo dei figli”.
Che questo è un paese per vecchi l’hanno sottolineato anche altri. Come Giuseppe De Rita, presidente del Censis, che invita a non trascurare, accanto agli effetti della crisi economica, la soggettività di tanti individui frastornati dall’enorme offerta di beni che spesso già possiedono: “Abbiamo case piene di troppe cose. Tre, quattro, cinque telefonini. Armadi stracolmi di abiti e così via”. Giusto, ma appunto anche tanti giovani senza prospettive e donne che, per lo scarso reddito di cui dispongono, sono restie ad aver figli senza i quali domani non ci saranno consumi. Da qui la proposta di Indicod-Ecr di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito, di rilanciare l’occupazione giovanile e di modernizzare la rete distributiva sul territorio.
Tra le iniziative suggerite da Boston consulting group per “tornare a crescere” un sussidio mensile per famiglie a basso reddito con almeno un figlio: “Incentrato sulla spesa in prodotti grocery”, ha specificato Lamberto Biscarini, partner della società di consulenza che spiega così la proposta: “Ogni famiglia con figli spende circa 100 euro al mese in più per il primo figlio e 60 per il secondo in prodotti grocery. Si tratta di una leva già adottata con successo negli Stati Uniti”. Le proposte avanzate da Indicod-Ecr potrebbero determinare benefici ai consumatori stimati in 23 miliardi di euro l’anno.
A.M.
Gli ha dato man forte Tito Boeri, l’autorevole economista che da tempo pungola il sistema con le sue osservazioni: “Troppo scarsa nel nostro Paese l’occupazione femminile, mentre a troppi giovani è negata la possibilità di progettare il futuro privi come sono del minimo di sicurezze necessario per contrarre il mutuo per un’abitazione e mettere al mondo dei figli”.
Che questo è un paese per vecchi l’hanno sottolineato anche altri. Come Giuseppe De Rita, presidente del Censis, che invita a non trascurare, accanto agli effetti della crisi economica, la soggettività di tanti individui frastornati dall’enorme offerta di beni che spesso già possiedono: “Abbiamo case piene di troppe cose. Tre, quattro, cinque telefonini. Armadi stracolmi di abiti e così via”. Giusto, ma appunto anche tanti giovani senza prospettive e donne che, per lo scarso reddito di cui dispongono, sono restie ad aver figli senza i quali domani non ci saranno consumi. Da qui la proposta di Indicod-Ecr di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito, di rilanciare l’occupazione giovanile e di modernizzare la rete distributiva sul territorio.
Tra le iniziative suggerite da Boston consulting group per “tornare a crescere” un sussidio mensile per famiglie a basso reddito con almeno un figlio: “Incentrato sulla spesa in prodotti grocery”, ha specificato Lamberto Biscarini, partner della società di consulenza che spiega così la proposta: “Ogni famiglia con figli spende circa 100 euro al mese in più per il primo figlio e 60 per il secondo in prodotti grocery. Si tratta di una leva già adottata con successo negli Stati Uniti”. Le proposte avanzate da Indicod-Ecr potrebbero determinare benefici ai consumatori stimati in 23 miliardi di euro l’anno.
A.M.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.