Federdistribuzione interviene sul bonus da 80 euro, varato dal Governo Renzi, e lo fa nel giorno stesso in cui l’Istat dirama gli ennesimi, drammatici dati sui consumi, dati che dimostrano la tenuta dei soli discount, come rilevato da tutti gli osservatori.

In febbraio il calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (il cosiddetto “tendenziale”) evidenzia ancora, per le vendite al dettaglio, un ripiegamento di un punto percentuale, con l’alimentare allineato al -1% e il non alimentare a -1,2%. Dall’inizio dell’anno la flessione si attesta al -0,9% con l’alimentare a -0,7% e il non alimentare a -1,2%.

 “L’intervento del Governo sui redditi meno elevati riveste quindi un ruolo rilevante per il rilancio della domanda interna. Il sostegno dei consumi è infatti condizione imprescindibile per la ripresa del Paese – commenta il Presidente, Giovanni Cobolli Gigli –. Il nostro auspicio è che l’Esecutivo faccia ogni sforzo per recuperare le risorse per varare misure anche per le fasce di reddito e per i lavoratori non compresi nel perimetro individuato nel primo provvedimento, riuscendo in questo modo a gettare le basi per una reale ripresa dei consumi, che possa anche trarre beneficio dal rinnovato clima di fiducia che i consumatori stanno manifestando da un paio di mesi”.

 

Ma 80 euro non sono pochini, specie se la famiglia è numerosa?
Il Corsera, nella propria edizione del Mezzogiorno, ha fatto i conti della ripartizione nel carrello del bonus a seguito della dichiarazione della deputata PD, Pina Picierno, capolista per le europee nel Mezzogiorno, secondo la quale con 80 euro si farebbe la spesa per 2 settimane. L’onorevole ha torto o ragione e dove va a fare la spesa la Picierno? Da quanto emerge dalla ‘prova su strada’, fa anche lei, una spesa leggera e molto democratica.

“C'è da stare stretti, anzi strettissimi, occorre dirlo subito. Non solo senza scialo e spasmodicamente attenti al cent, ma anche senza concederci tanti prodotti di marca (qualcuno, però, sì) per restare nel budget – scrive il quotidiano -. Così facendo riferimento ai volantini di due primari supermercati (Lidl e Conad) ecco cosa, alla fine, riusciamo a mettere nel carrello in cambio dei governativi ottanta euro:

COLAZIONE
Tre buste di latte da un litro Milbona parzialmente scremato= 1,95
Due confezioni di fette biscottate Certossa= 1,80
Caffè Kimbo (Aroma Napoli), o Segafredo 2 da 250 gr= 3
Succhi Zuegg, 6 pezzi: 2 euro
Due confezioni di pane bianco Conad=1,50
Marmellata Zuegg: 2
PRANZO E CENA
Sei pacchi di pasta Combino: 3
Riso Gallo: 2
Cappelletti con crudo Conad (2 conf da 250gr): 3,20
Sei passate pomodoro vellutata Valfrutta: 4,08
Hamburger bovino adulto (1kg) : 5,90
Costolette di suino (1/2 chilo): 2,50
Salsiccia di suino (1 chilo): 4
Cosce di pollo (1 chilo): 3
Trota salmonata (1 chilo): 4,90
Branzino da allevamento (1 chilo): 6
Merluzzo congelato (1/2 chilo): 1,6
Mozzarella Santa Lucia (3 da 125gr): 2
Ricottine Granarolo: 1,o4
Uova confezione da 6: 1
Minestrone surgelato (1 chilo): 1,60
Confezione dado Star: 0.85
Mais Bonduelle (tre confezioni): 1,90
Formaggio grattuggiato (conf da 100 gr): 1,20
Purè di patate (2 confezioni): 2

Tre lattughe romane fresche: 3
Tre buste di insalata mista Bonduelle: 3

Acqua naturale Sant'Anna (6 bott): 1,50
Acqua frizzante San Benedetto (6 bott): 1,80
Olio extravergine Pietro Corrigelli: 3,40
Arance (rete da 1,5chili): 2
Mele Val venosta (1 kg): 1,4
TOTALE 80, 12 euro