Se già nel 2011 il mercato pubbicitario aveva mostrato la corda, il 2012 dovrebbe chiudere ancora peggio, con una flessione stimata intorno al 5%. Il ripiegamento, nel primo trimestre, ha addirittura accusato perdite a due cifre. Sono queste le valutazioni di Upa e del suo presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, rilasciate alla stampa in occasione della presentazione del secondo Meeting internazionale che si terrà il 4 e 5 luglio al teatro Strehler di Milano.

Il gran totale degli investimenti in advertising ammonterà, al 31 dicembre, a 8,17 miliardi rispetto agli 8,6 del 2011, contraddicendo le prime valutazioni che parlavano di un sostanziale pareggio.
Resta però da misurare l'impatto degli Europei di calcio e delle Olimpiadi londinesi.
Il  periodo peggiore dovrebbe comunque essere il primo semestre, mentre gli spender, si ritiene, riprenderanno fiducia dal secondo.

Si assisterà anche a una maggiore polarizzazione su due media: tv e online, che avranno tuttavia tendenze abbastanza differenti, per non dire opposte. Infatti Piersilvio Berlusconi, presentando agli analisti finanziari i risultati di Mediaset, ha commentato che per la televisione in generale i trend dell'adv dovrebbero segnalare un -4-5%.

Diversamente i forecast di Zenith-Optimedia, come riferisce il quotidiano telematico "Daily Net", pronosticano che il budget che circolerà sulla rete si attesterà, sui 407 milioni di euro (+8,6%), per continuare a macinare successi sia nel 2013 (+15,2%), sia nel 2014 (+20%), quando la soglia si piazzerà a 618 milioni. A dare impulso particolare dovrebbe essere l'esplosione dei social network, forse la piattaforma più interessante, innovativa e dinamica per le aziende.